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Magione

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Scopri Magione, gusto e tradizioni antiche

Scopri l’antico borgo di Magione in cui il tempo pare essersi fermato. 

L’affascinante borgo di Magione, piccola località della provincia di Perugia in cui vivono poco meno di quindicimila abitanti, sorge adagiato sulle colline che si affacciano sul Lago Trasimeno.

Anticamente chiamato Pian di Carpine, il borgo prende il suo attuale nome dalla magione. Era la struttura costruita per accogliere e assistere i pellegrini che sostavano nella cittadina e che venne successivamente trasformata nel Castello dei Cavalieri di Malta.

Le origini del borgo sono etrusco-romane. Magione fece parte anche del Corridoio Bizantino, un territorio di importanza fondamentale durante le dominazioni longobarde che giungeva fino a Roma, limitando il dominio dei nemici. Magione è famosa anche per la Congiura tramata contro Cesare Borgia. I fatti avvennero nel Castello dell’Ordine dei Gerosolimitani e sono narrati dettagliatamente da Machiavelli nella sua più celebre opera “Il Principe”.

Tra le strade di Magione si partecipa ogni anno a una tra le manifestazioni più importanti del borgo, la Settimana Magionese. Si tiene agli inizi del mese di agosto e che è ormai giunta alla quarantesima edizione. Sono giornate in cui si può rivivere l’atmosfera del passato, grazie alle sfilate dei cortei, ai meravigliosi costumi medievali e ai veri protagonisti, i quattro rioni di Magione: Casenuove, Caserino, Comune e Stazione.

Il momento più saliente dell’evento, che è anche quello conclusivo, è il Palio del Giogo. Viene riproposto in ricordo della ribellione dei magionesi contro i Cavalieri di Malta avvenuta nel XIII secolo. Durante il Palio, le coppie di giogaioli che rappresentano i quattro rioni si sfidano in una corsa con il giogo in spalla, cercando di battere gli avversari e incitati dai numerosi sostenitori. Le serate saranno ricche di intrattenimento musicale e giochi. E saranno tanti i prelibati piatti della tradizione magionese che delizieranno il vostro palato, rigorosamente preparati con i migliori prodotti locali e a km 0. Potrete partecipare alle visite guidate alla scoperta del territorio, della sua storia, dei suoi monumenti, delle sue opere d’arte più importanti e degli artisti contemporanei magionesi.

In occasione della Settimana Magionese si terrà anche la Giogo Run Avis Magione. Ovvero una gara podistica con un percorso lungo circa 10 km, con una splendida vista panoramica sul meraviglioso Lago Trasimeno.

Un altro importante evento che si tiene a Magione è Olivagando, profumi e sapori d’autunno. Che si svolge ogni anno nel mese di novembre e coinvolge la maggior parte della popolazione. Si tratta di una manifestazione enogastronomica, incentrata sull’olio, come si può dedurre dal suo nome, e che unisce produttori locali e associazioni. La location è quella del centro storico di Magione, con le sue vie principali che ospitano stand e banchi enogastronomici in cui sarà possibile degustare il pregiato olio e ottimi piatti tipici della tradizione umbra.

Le serate saranno accompagnate da un gradevole intrattenimento musicale. Si terranno inoltre laboratori didattici per bambini, passeggiate a piedi e a cavallo per conoscere i luoghi in cui cresce l’ulivo. Ma anche spiegazioni sulle problematiche relative alla sua coltivazione, concorsi di pittura e mostre, tutto mirato alla conoscenza dell’olio prodotto nella zona del lago Trasimeno. E ad esaltarne l’altissima qualità. Durante l’evento sono previste anche le premiazioni per il concorso La dolce goccia. Concorso che decreta gli oli più buoni tra gli extra vergini di oliva prodotti dagli olivicoltori nell’area del Lago Trasimeno e nelle zone adiacenti.

Tra le manifestazioni particolarmente apprezzate a Magione troviamo anche il Carnevale Magionese, con le sue maschere colorate, i carri allegorici e con il suo protagonista indiscusso, Toni. Un pupazzo di più di due metri che viene fatto sfilare per il paese insieme ad altri giganti mascheroni. Alla fine della sfilata, che si svolge l’ultima domenica del carnevale, in Piazza  Matteotti si tiene il Processo a Toni. Il quale verrà accusato e condannato dagli altri giganti personaggi per i crimini commessi a Magione. Il rogo di Toni pone fine al carnevale, secondo l’annuale tradizione.

La straordinaria location del Castello dei Cavalieri di Malta, con il suo bellissimo cortile del XV secolo, ospita invece da quindici edizioni il Trasimeno Music Festival, tra la fine di giugno e gli inizi di luglio. La manifestazione è intima e grandiosa allo stesso tempo. I raffinati concerti coinvolgono musicisti e appassionati di musica classica che ogni anno si riuniscono qui da tutto il mondo.

Dopo la prima decade del mese di luglio, si svolge a Magione anche il Festival delle Bande & Majorettes. Arrivato alla quattordicesima edizione, è un evento all’insegna della musica, dello spettacolo e del buonumore, che coinvolge adulti e giovani e gruppi da tutta la regione.

Nelle frazioni di Magione, per esempio a Monte del Lago, si svolge da ormai 8 edizioni il Festival delle Corrispondenze. Ogni anno riunisce nel secondo fine settimana di settembre numerosi appassionati di scrittura provenienti da tutta Italia. Durante il Festival delle Corrispondenze avviene la cerimonia di premiazione del Premio Nazionale Vittoria Aganoor Pompilj, che da vent’anni si impegna ad omaggiare la scrittrice mantenendo in vita lettere e carteggi, a lei molto cari durante tutta la sua vita.

A San Savino, altra località di Magione, si svolge ogni anno a metà agosto la Sagra del Gambero e del Pesce del Lago Trasimeno. Durante la festa, tanti stand enogastronomici proporranno numerose prelibatezze a base di gamberi e tanti altri ottimi piatti capaci di raccontare il territorio e le sue origini. Pietanze di alta qualità sempre diverse nelle varie giornate. Intratterranno i visitatori i tantissimi musicisti che si esibiranno durante tutte le giornate, proponendo musica dal vivo di diversi generi con performance che si terranno nella piazzetta, nel castello e al Green Night Pub.

Tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto San Feliciano propone da trentanove edizioni la Festa del Giacchio. La manifestazione dura circa dieci giorni e sono tante le attività che vengono offerte ai visitatori. Si corre per 8 km durante la gara podistica da San Feliciano a Monte del Lago con il Trofeo del Giacchio. Si partecipa alla Fiaccolata delle Barche con il lancio del Giacchio. E, infine, ci si impegna a vincere giocando d’astuzia durante l’annuale Trofeo di Scacchi del Trasimeno.

Non mancano le serate danzanti, le esibizioni sportive, gli spettacoli teatrali, le mostre e le visite guidate con i pescatori. Oltre alle gare di voga, per chi volesse mettersi alla prova con le imbarcazioni tipiche del Lago Trasimeno, sarà possibile partecipare all’appuntamento Rematore per un giorno. Si potranno anche gustare fantastici piatti a base di pesce del Lago Trasimeno e uno scoppiettante spettacolo di fuochi d’artificio sul lago concluderà l’evento.

Tra le specialità culinarie di Magione ricordiamo numerosi piatti a base di pesce del Lago Trasimeno. A partire dagli antipasti, come i crostini con uova di carpa e proseguendo con i primi piatti come i taglierini al gambero e al pesce persico, gli gnocchetti alla tinca affumicata. Per poi gustare gli spiedini e la frittura di persico reale e il prelibato tegamaccio, con anguille, pesce persico sole, persico reale e tinca. Tra le altre pietanze tipiche di Magione, meritano una menzione le tagliatelle al ragù d’oca, le torte al testo farcite e gli arvoltoli. Questi ultimi realizzabili nelle varianti dolci o salate e serviti ai magionesi già nel XVII secolo.

Scopri con noi cosa vedere a Magione. 

Il borgo di Magione custodisce all’interno del suo territorio numerosi siti interessanti e di grande bellezza che vale la pena visitare. Tra i più significativi vi è il Castello dei Cavalieri Di Malta. È una fortificazione suggestiva che un tempo diede ospitalità a personalità influenti e tra le cui mura venne architettata la cospirazione contro Cesare Borgia. La nota Congiura di Magione. All’interno del fortilizio potrete anche vedere la Cappella del Castello, oggi Badia di Magione, che conserva ancora dei bellissimi affreschi del periodo rinascimentale.

A Magione potrete visitare anche la Torre dei Lambardi, emblema della difesa magionese nel passato e struttura dall’indubbia bellezza. Nel Palazzo Comunale rimarrete affascinati dalla visione paesaggistica di Magione raffigurata nel Ciclo Pittorico della Sala del Consiglio Comunale e dal tributo pittorico a Fra Giovanni da Pian di Carpine. Quest’ultimo immortalato durante il suo incontro diplomatico in Mongolia dal pittore futurista Gerardo Dottori. Tra le perle di Magione, situato nel cuore del centro storico, si trova anche il bellissimo Teatro Giuseppe Mengoni, molto apprezzato dalla popolazione magionese sin dalla sua creazione e fino ai giorni nostri. Un altro edificio molto lodato a Magione è il Palazzo Nicolaj, una struttura ottocentesca molto maestosa in stile rinascimentale.

Il cuore del centro storico vi regalerà anche la vista della Fonte di Sant’Antonio. E, in una delle piazze principali del borgo, Piazza del Carpine, potrete ammirare la Gradinata di Antonio Gramsci; quest’ultima accoglie un imponente e significativo Monumento ai Caduti e tutti i suoi visitatori. Sempre nel centro storico potrete ammirare anche la Chiesa della Madonna delle Grazie e la maestosa Chiesa di San Giovanni Battista. Costruita originariamente dai Cavalieri di Malta nel 1571, ma che sfortunatamente andata distrutta durante la seconda guerra mondiale, la chiesa è stata ricostruita ed è oggi abbellita dagli affreschi di Gerardo Dottori.

Se il passato vi affascina e volete vedere una costruzione davvero molto antica e suggestiva, andate a visitare il Castello di Montesperello, un’area dalla significativa importanza per l’impero bizantino in Italia. Sempre a Montesperello, vicino alle mura del castello, si trova anche la Chiesa di San Cristoforo, con dei bellissimi affreschi tra cui quelli del prodigioso Gerardo Dottori.

A Villa Antria merita una visita la Chiesa di San Valentino. Mentre un altro luogo speciale si trova nella frazione di Montecolognola, l’antico Santuario della Madonna delle Fontanelle.

Appartengono a Magione anche delle altre bellissime località che meritano sicuramente di essere visitate, una di queste è il borgo di Monte Del Lago, che sorge su un promontorio che si affaccia sul Lago Trasimeno. A Monte Del Lago potrete ammirare uno splendido affresco raffigurante La Crocefissione all’interno della Chiesa di Sant’Andrea. O semplicemente passeggiare nella Villa Palombaro Schnabl. Un tempo, la villa, ospitò personalità di grande rilevanza come lo straordinario compositore Giacomo Puccini o la poetessa Vittoria Agnoor Pompili.

Un’altra frazione di Magione che vi affascinerà è il borgo di San Feliciano. All’interno del Parco Regionale del Lago Trasimeno a 279 metri sul livello del mare. Questo borgo gode di una visuale invidiabile sul Lago Trasimeno, essendo ubicato sulle sue rive orientali. Proprio a San Feliciano potrete visitare il Museo della Pesca del Lago Trasimeno. In cui avrete la possibilità di approfondire la storia geologica del Trasimeno e le varie tecniche di pesca durante i secoli, fino alla modernità. Attraverso le sue sale tematiche, il percorso museale vi regalerà un intenso viaggio tra le tradizioni e la cultura di Magione.

Il Castello dei Cavalieri di Malta sorge adagiato su di un colle sopra Magione, immerso nella florida vegetazione tra pregevoli vigneti e uliveti. Questa fortificazione un tempo ospitò personalità influenti e custodisce, tra le sue mura, numerosi segreti e intrighi. In poche parole è un luogo in cui si respira ancora oggi un’atmosfera magica e intrisa di storia.

La costruzione del Castello, gestito dall’ordine religioso cavalleresco, risale alla seconda metà del XII secolo, precisamente tra il 1150 e il 1170. Aveva una originaria forma a “L”, che venne completata nei secoli successivi, assumendo la struttura attuale a pianta quadrata, con un ampio cortile nell’area centrale, due torri quadrate e una circolare. La parte più antica del fortilizio conserva la Cappella dedicata a San Giovanni Battista in cui si trovano due affreschi risalenti al XVI secolo realizzati dalla scuola del Pinturicchio, una Natività e la Madonna con Bambino e Santo.

La fortificazione ebbe come iniziale funzione quella di hospitium. Vi trovarono ospitalità i pellegrini in cammino per Roma, per Gerusalemme o per Santiago de Compostela. Nei secoli accolse numerosi pontefici, personaggi illustri e regnanti.

Si ricorda il castello in particolare per l’episodio storico noto come la “Congiura di Magione”. Una vera e propria cospirazione contro Cesare Borgia, tramata dalla famiglia Orsini e da altri alleati del Valentino, figlio illegittimo di Papa Alessandro VI Borgia. Organizzarono la cospirazione tra le mura del castello con lo scopo di limitare il crescente potere del regnante, ma l’intervento di Machiavelli fece fallire la congiura e i carnefici divennero le vittime.

Il Castello dei Cavalieri di Malta è oggi una struttura ben conservata. Con la bellezza delle meravigliose sale rappresenta una meta imperdibile della zona di Pian di Carpine, l’antico borgo di Magione.

Lo splendido Castello dei Cavalieri di Malta custodisce al suo interno una piccola cappella, la Badia di Magione, un tempo nota con il nome Abbatia Mansionis Plani Carpinis.

La Badia di Magione, il suo attuale nome, era un tempo destinata ad accogliere i fedeli in pellegrinaggio. Ma svolgeva anche la funzione di ospedale, per gli abitanti bisognosi di cure.

La struttura architettonica e le dimensioni della badia sono abbondantemente cambiate nel corso dei secoli. In origine infatti aveva delle ampie dimensioni, che vennero dimezzate in seguito ai cambiamenti apportati nel XVII secolo. Si decise di modificare la posizione dell’ingresso del castello, spostandolo dal lato ovest a quello nord-ovest. Inoltre la cappella oggi presenta una volta a botte, delle pareti laterali con arcate e una navata unica, anche se si presume che non fosse l’unica navata presente nell’edificio al momento della sua costruzione. La badia era dotata anche di un’abside medievale, che venne demolita e sostituita da una parete semplice.

Durante alcuni restauri intrapresi nel 1964, sono stati portati alla luce degli affreschi risalenti al periodo rinascimentale. Si tratta di una  Madonna con il Bambino tra i santi Giovanni Battista e Giacomo, dipinta nell’arcata della parte destra. E un’Adorazione dei pastori, visibile su quella di sinistra. Opere presumibilmente commissionate dal Cardinale Giovanni Battista Orsini nel 1502, come deducibile dallo stemma della famiglia presente nel dipinto.

Al di sotto degli affreschi si trovano anche delle sinopie quattrocentesche, che risultano però parzialmente danneggiate. Rimangono visibili alcune decorazioni in stile gotico sotto l’arco destro e un capitello con delle raffigurazioni fantastiche comuni in epoca medievale.

L’altare della badia è arricchito da un Crocifisso ligneo dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.

Percorrendo le vie del centro storico e la parte alta del borgo, in Piazza Frà Giovanni da Pian di Carpine ci si imbatte nel Palazzo Comunale di Magione. Si tratta di un edificio dalle sembianze medievali, creato però in tempi più recenti.

Il Palazzo Comunale, era originariamente di proprietà della chiesa e venne acquistato dal comune di Magione il 5 giugno del 1829. Questo segnò un momento di svolta per la municipalità e per gli abitanti. Con tale acquisto si pose fine a una lunga fase caratterizzata da ingenti contributi da corrispondere alla chiesa per l’affitto della struttura. Dal momento dell’acquisto, Magione dispose così di spazi propri adeguati da destinare all’adempimento delle varie mansioni amministrative.  Ma anche per l’archivio, la cancelleria, e come nuova sede del Governatorato e residenza del Priore. Tuttavia negli anni a seguire i funzionari si resero conto che le dimensioni della struttura non erano più consone per lo svolgimento di tutte le mansioni e degli incarichi comunali. Per cui nel 1869 una delibera del consiglio comunale, approvata definitivamente nel 1870, stabilì la necessità di incrementare le originarie dimensioni dell’immobile.

Seguirono i lavori per l’ampliamento dell’edificio, che attualmente risulta essere costituito da tre piani. All’interno, risulta di grande rilevanza il Ciclo Pittorico della Sala del Consiglio Comunale, realizzato nel 1948 da Gerardo Dottori. L’artista futurista rappresentò nella sua opera il borgo di Magione e le sue quattordici frazioni. Egli realizzò i dipinti mettendo in luce il punto di vista paesaggistico ed esaltando le maggiori peculiarità delle località attraverso la rappresentazione dei diversi prodotti tipici e delle varie attività produttive. Il futurista, realizzò per la stessa sala anche un tributo pittorico. Quello a Fra Giovanni da Pian di Carpine, rappresentandolo durante l’incontro diplomatico con Güyük Khan, nipote di Gengis Khan, che avvenne in Mongolia nel 1245.

Nella località di Villa Antria, piccola frazione di Magione posta su una collina a 328 metri sul livello del mare, sorge la Chiesa di San Valentino, costruzione edificata intorno al XIII secolo.

Da un inventario risalente al 1738 ed effettuato sulla chiesa e sui suoi beni, emergono dei dati importanti. E di cui non giunsero precedenti testimonianze. La Chiesa, lunga circa 16 metri e larga poco meno di 5 metri, aveva un’altezza di più di 3 metri, presentava due navate, un altare maggiore con volta e altri tre altari. Custodiva una tela realizzata dal pittore Laudati, che raffigurava San Valentino nell’atto di cospargere la Madonna con i fumi dell’incenso. Ci giunge testimonianza anche di un organo acquistato nel 1827 e di alcune statue lignee, posizionate rispettivamente negli altari dedicati ai vari Santi e raffiguranti gli stessi. La Vergine Maria, San SebastianoSant’Antonio e San Nicola da Tolentino. Di notevole importanza per i fedeli e per tutta la popolazione è anche il Crocifisso. Acquisito nel 1793 da una piccola chiesa decadente, gli venne creata una teca protettiva intorno al 1940.

Originariamente la chiesa possedeva anche un campanile con due campane, ma nel 1837 si decise di costruirne uno nuovo. Le due campane vennero riposizionate nella nuova torre campanaria, con l’aggiunta di altre due nuove campane e di un orologio.

Grazie al giovane parroco ventottenne, don Amerigo Gradassi, nel 1888 vennero iniziati i lavori per l’ampliamento della chiesa. Lavori che però rimasero incompiuti durante la sua permanenza presso la parrocchia. Vennero ultimati nei primi anni del Novecento, con la realizzazione del transetto, dell’abside e di due sacrestie.

Nel 1984 la Chiesa subì dei danni in seguito al terremoto e rimase chiusa fino al 1988. Oggi la Chiesa di San Valentino è un importante punto di riferimento per la popolazione di Magione.

Una delle più importanti vie del centro storico di Magione, il Corso Raffaele Marchesi, regala la visione di Palazzo Nicolaj. Un maestoso edificio ottocentesco ultimato nel 1889. La sua costruzione avvenne per volere di due fratelli, Benedetto e Stanislao Nicolaj. Erano due proprietari terrieri nonché personalità influenti che diedero un importante contributo per la crescita di Magione.

Purtroppo, non è giunta fino ai giorni nostri della documentazione scritta e ufficiale. Ma secondo alcune testimonianze orali il palazzo venne edificato con l’originaria funzione di ospedale per la popolazione. Sembrerebbe dimostrarlo la struttura interna dell’edificio, che risulta composto da stanze posizionate su lunghi corridoi. Si pensa anche che Stanislao Nicolaj, che fu uno stimato avvocato e che divenne anche un importante sindaco di Magione in quegli anni, fece costruire il palazzo per sopperire alla mancanza di una struttura ospedaliera nel paese. Nel 1866 infatti, un’epidemia di colera si diffuse tra gli abitanti di Magione, provocando 56 morti. La mancanza di un luogo in cui la popolazione potesse ricevere delle adeguate cure fu una delle cause per cui si aggravò sostanzialmente il bilancio delle vittime.

L’edificio esibisce su una facciata una lastra marmorea che attesta l’anno dell’edificazione ad opera di Stanislao Nicolaj. Presenta uno stile rinascimentale, inconsueto per un borgo a quel tempo.

Al di sopra dei dolci colli di Magione è possibile vedere una tra le più belle e suggestive fortificazioni del borgo, il Castello di Montesperello.

Si tratta di un luogo che sorge a un’altezza di 337 metri sul livello del mare, avvolto dalla tipica e verdeggiante flora umbra e che ha indubbiamente un alto valore storico. Secondo la leggenda, la costruzione avrebbe delle origini molto antiche. Risalirebbe infatti all’anno 608. La sua edificazione sarebbe avvenuta per volere del suo proprietario, Bernardo Montesperelli, al quale si deve anche il nome del castello.

È sempre stato un luogo centrale, un importante avamposto di difesa dai nemici. Nel corso dei secoli ha comunque subito numerosi attacchi, alcuni dei quali hanno portato a una sua parziale o totale distruzione. Tra questi episodi ricordiamo quello del 1380, che riportò il castello allo stato originario di villa e quello del 1479, avvenuto durante il conflitto tra lo Stato della Chiesa e Firenze.

Il Castello di Montesperello rappresentava in passato una località di notevole importanza. Era ricompreso nel Corridoio Bizantino, una porzione di territorio facente parte dell’Esarcato d’Italia amministrato dai bizantini. Nonché unica area percorribile in grado di congiungere Roma e Ravenna durante i periodi in cui i Goti e i Longobardi si stanziarono nella penisola.

La fortezza è tuttora dotata di una cinta muraria in pietra che custodisce gli edifici presenti al suo interno.

Tra il 2013 ed il 2017 gli elementi strutturali del Castello di Montesperello sono stati oggetto di manutenzioni e di rifacimenti che hanno portato loro nuovo splendore e stabilità. Oggi il castello è una tenuta residenziale di proprietà della famiglia Pesciarelli.

Da qui vi sarà possibile anche ammirare un bellissimo panorama a 360 gradi sul territorio circostante.

Se vi state domandando cosa vedere a Magione, non potete assolutamente perdere la Torre dei Lambardi. Un’opera architettonica che spicca per la sua posizione sopraelevata e che è sicuramente tra i monumenti più apprezzati del borgo di Magione.

La costruzione ha un’altezza di circa trenta metri. Venne edificata tra il XII e il XIII secolo ad opera dell’ordine religioso dei Cavalieri Gerosolimitani, a cui si deve anche la presenza del vicino Castello. L’edificio, che ha una pianta quadrangolare, è composto da tre piani e da due semipiani. Guarda con fierezza dall’alto il suggestivo panorama magionese e l’incantevole lago Trasimeno.

Nel periodo medievale la Torre dei Lambardi era considerata un punto strategico fondamentale per la difesa militare di Magione. Nel corso dei secoli essa ha sfortunatamente subito numerose occupazioni. Come quella del 1335, ad opera di Pier Saccone Tarlati di Pietramala, un condottiero aretino che portò distruzione a Perugia e che vi si insediò per un breve periodo. Alcuni decenni dopo, la Torre divenne invece proprietà dello Stato della Chiesa. Nel 1384 cadde sotto il dominio di Cinolo di Nicolò dei Montesperelli, nobile famiglia perugina, per poi tornare nelle mani degli antichi proprietari, i Cavalieri di Malta.

Il fortilizio perse con il tempo le sue funzioni militari originarie e divenne proprietà della comunità locale.

La Torre dei Lambardi venne completamente abbandonata nel XIX secolo. Intorno al 1980 è stato necessario sottoporla ad una ristrutturazione per la salvaguardia del prezioso monumento. Attualmente i suoi spazi interni si utilizzano anche per la realizzazione di mostre, eventi e concerti.

In un ottocentesco Palazzo costruito nel Corso Raffaele Marchesi, ultimato precisamente nel 1879, è ubicata la Biblioteca comunale di Magione. Intitolata alla poetessa Vittoria Aganoor Pompilj dal 1996.

L’edificio ospitò in origine una scuola femminile e un asilo per l’infanzia, ma attualmente custodisce il Fondo Aganoor-Pompilj. Esso è composto da numerose opere della collezione privata della poetessa italiana del tardo ottocento e di suo marito Guido Pompilj. Una personalità di spicco nell’ambito politico del tempo, il quale pose fine alla sua vita a seguito della tragica scomparsa della moglie. Il pregevole fondo comprende anche numerose monografie autografate, con preziose dediche alla poetessa da parte di alcuni dei maggiori letterati del tardo Ottocento, come Marinetti, Capuana, Fogazzaro, Palazzeschi e altri, oltre che giornali italiani e stranieri, riviste e stampe.

Tra le testimonianze più importanti custodite nella Biblioteca vi è un album fotografico. Commissionato nel 1896 da Guido Pompilj ai fratelli fiorentini Alinari, aveva lo scopo di testimoniare lo stato del lago Trasimeno, che Pompilj salvò personalmente dal prosciugamento.

Questa istituzione culturale magionese detiene attualmente circa quindicimila volumi, che si collocano sui quattro livelli di cui è costituito l’edificio.

La struttura dispone di una sezione dedicata ai ragazzi, che è arricchita da un laboratorio a scopo didattico. Ma anche di una sezione multimediale, di un’area dedicata all’Umbria e di una incentrata sul comprensorio del Trasimeno. All’interno della biblioteca è presente anche l’Archivio Storico comunale di Magione. Le sale della biblioteca accolgono anche diversi appuntamenti culturali, come rassegne letterarie, presentazioni e laboratori.

Lo storico edificio su cui sorge la Biblioteca Vittoria Aganoor ha subito dei profondi e rilevanti interventi di ristrutturazione e di manutenzione. Interventi che hanno riportato alcuni elementi della struttura, come il portone in legno dell’ingresso nel corso Marchesi, gli stipiti e l’arcata in pietra serena, al loro originario splendore ottocentesco.

Nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio di Padova, nella parte più alta e più centrale del borgo di Magione, sorge la Fonte di Sant’Antonio, che deve il suo nome alla sua posizione ravvicinata rispetto alla Chiesa.

La Fonte è ubicata in via Garibaldi. in passato questa via era un importante collegamento tra il centro storico di Magione e la potente Perugia. Si pensa che proprio in questa via fossero già presenti dall’antichità degli abbeveratoi grazie ai quali i viaggiatori potessero placare la loro sete durante delle soste effettuate per riprendersi dai loro viaggi. O in cui gli uomini potessero dissetare il proprio bestiame. Si decise così di sfruttare le acque provenienti dalle sorgenti vicine e di creare la Fonte di Sant’Antonio, la cui costruzione risale circa al 1820. Fu portata a compimento nel 1824, ma nel corso del tempo si presentarono diverse problematiche che interessarono la fonte e furono necessari diversi interventi di manutenzione.

Già nel 1840 si dovette procedere ad alcuni lavori per rendere più adeguata la portata dell’acqua, che non era sufficiente, ma il problema non venne risolto. Nel 1859 vennero intraprese delle nuove attività per aumentare l’approvvigionamento idrico, sfruttando altre sorgenti della zona, e successivamente anche nel 1862 e nel 1887; questi ultimi interventi sono testimoniati anche dalle incisioni presenti su una lastra marmorea posizionata sopra la fonte.

Sfortunatamente non rimane traccia delle decorazioni in ghisa da cui sgorgava l’acqua, due mascheroni aventi le sembianze di leoni presenti nella fonte fino al 1970.

Passeggiando per le vie del centro storico potrete trovarvi dinanzi a uno dei simboli di Magione e vedere così la Gradinata Antonio Gramsci. La gradinata è collocata tra Piazza Carpine e il Corso Abate Marchesi. Da alcuni documenti che risalgono al 29 e 30 giugno del 1877 ci giunge notizia di lavori per la sua costruzione. Sono due i progetti che ci sono giunti per la realizzazione della gradinata ed entrambi sono stati messi a punto dall’ingegnere Enrico Rinaldi. La loro data risalirebbe all’anno precedente o all’anno stesso in cui iniziarono i lavori, i quali durarono poco più di un anno. La costruzione del monumento venne portata avanti dall’esperto Ercole Balucani. Nel luglio del 1878 l’opera era conclusa. Come ci testimoniano i verbali di collaudo, documenti firmati dallo stesso ingegnere Rinaldi. La realizzazione della gradinata pare abbia avuto un costo totale di 1952,69 lire.

La gradinata Antonio Gramsci è oggi meta di molti visitatori. Grazie anche alla presenza del Monumento ai Caduti che sorge imponente in una posizione centrale, separando le due rampe della gradinata.

Il Monumento ai Caduti è un’opera scultorea realizzata in bronzo a grandezza naturale. È stata creata con la duplice funzione: commemorativa, per ricordare le numerose vittime cadute durante la Prima Guerra Mondiale, ma anche celebrativa, per esaltare l’Unità e la vittoria ottenuta al termine del conflitto mondiale. Il tamburo ha una forma circolare ed è sormontato da un soldato in ginocchio e da una Vittoria alata.

L’opera fu particolarmente apprezzata dalla popolazione locale e da quella delle frazioni vicine. Ne fu prova la notevole partecipazione durante il giorno dell’inaugurazione del trionfale monumento, il 27 maggio del 1923.

Tra gli incantevoli scenari dell’Umbria, vi è sicuramente il piccolo borgo medievale di Monte del Lago, località situata nel comune di Magione.

Luogo che deve il suo nome al promontorio su cui sorge e alla sua vicinanza al Lago Trasimeno, su cui si affaccia. Si tratta di una zona fortificata, la cui costruzione risale al XIV secolo e che presenta una pianta con una struttura a “ventaglio”.

Nonostante le sue piccole dimensioni, Monte del Lago ospitò personalità influenti nel mondo della musica, come Giacomo Puccini. Ospitò anche grandi personaggi della letteratura, come la poetessa Vittoria Agnoor Pompili e il letterato Giovanni Antonio Campano. O ancora il geografo e cartografo Bartolomeo Borghi e diede i natali a un importante politico ottocentesco, Guido Pompilj. Proprio a lui si deve l’opera di bonifica che ha salvato il Lago Trasimeno da una sorte assolutamente drammatica.

A Monte del Lago potrete visitare la meravigliosa Chiesa di Sant’Andrea. Fu edificata nel XIV secolo e conserva tuttora al suo interno parte di uno splendido affresco raffigurante la Crocefissione. Un’opera di un artista locale noto come Maestro di Monte del Lago. La chiesa, che è stata restaurata nel 1942, venne realizzata con lo stile romanico umbro. Presenta infatti una sola navata e si mostra nella sua umile semplicità religiosa ai numerosi visitatori.

Merita una visita anche la Villa Palombaro Schnabl.  Una struttura che venne acquistata nel 1898 da Riccardo Schnabl Rossi. Un musicologo che accolse di frequente nella sua dimora Giacomo Puccini e altre personalità rilevanti nell’ambito della musica e della cultura.

Dal 1556, Monte del Lago è divenuta anche la sede del governo del lago.

Il Museo della Pesca del Lago Trasimeno si trova nella frazione di Magione chiamata San Feliciano. È assolutamente un luogo speciale, in grado di regalare un entusiasmante viaggio nella ricca cultura e nelle tradizioni del popolo magionese.

Il Museo è composto da quattro sale che prendono i loro nomi dalle fasi della giornata di lavoro dei pescatori: l’alba, il mezzogiorno, il pomeriggio e la sera. Qui vi sarà possibile conoscere le varie tecniche di pesca e le loro evoluzioni durante i secoli.

Il percorso museale comincia con la Sala Alba, che è caratterizzata dal colore rosa e che illustra la storia geologica del Trasimeno, fin dalle origini. Espone dei reperti archeologici legati ai primi insediamenti umani nella zona e mostra diversi tipi di reti che testimoniano le prime tecniche di pesca.

La Sala Mezzogiorno, di colore verde, mostra la fase di massimo splendore per i pescatori del Trasimeno, attraverso la tecnica di pesca dei tori e la pesca con le arselle.

Il terzo spazio espositivo, la gialla Sala Pomeriggio, regala ai visitatori approfondimenti su altre tecniche di cattura. Come quella realizzata tramite una particolare rete chiamata giacchio.

Il color ciclamino contraddistingue la Sala Sera, che fornisce una panoramica del mondo della pesca nel Trasimeno nella modernità. Qui una tipica imbarcazione locale potrà essere utilizzata dai bambini per vivere un’avventura con le reti e sentirsi dei veri pescatori.

Potrete anche ammirare alcune specie di pesci del lago Trasimeno. Come l’alborella e la scardola, la tinca, il persico sole, il persico reale e il persico trota e la carpa regina. Tutti all’interno di cinque acquari espositivi.

L’edificio dispone anche di una biblioteca. Un particolarità è la caratteristica sala con delle postazioni a forma di barca, in cui vengono proiettati dei video e del materiale multimediale integrativo.

Andate a visitare il Museo della Pesca del Lago Trasimeno e sarà sicuramente un’esperienza interessante!

Nel cuore di Magione, sorge nella piazza un tempo conosciuta come la Piazza del Mercato, il Teatro Giuseppe Mengoni, uno dei gioielli più preziosi del borgo.

Fortemente voluto da una società anonima a cui Nicola Pisinicca fece da intermediario nell’aprile del 1870, il Teatro prese da subito il nome dell’architetto e ingegnere che lo progettò, Giuseppe Mengoni, artista romagnolo e personalità di nota fama nel panorama nazionale.

Il teatro venne costruito in tempi molto brevi, infatti poco più di un anno dopo l’inizio dei lavori esso venne inaugurato, con grande fervore ed entusiasmo da parte della popolazione.

La conformazione interna del teatro però venne radicalmente stravolta a seguito di alcuni lavori eseguiti nel 1933 e nel 1939, intrapresi per garantire la sicurezza della struttura; venne aggiunto il palcoscenico e la struttura assunse delle sembianze completamente differenti, inaspettate e amare novità che annientarono la bellezza indiscussa della costruzione originaria.

Seguirono delle fasi di ripresa intervallate da momenti sfavorevoli, che portarono a un progressivo decadimento di quello che un tempo fu un assoluto centro propulsore di Magione, un fulcro di arte e di bellezza capace di unire la popolazione. Così si decise di chiudere il teatro perché erano necessarie delle manutenzioni troppo ingenti che il comune di Magione non poteva sostenere. Solo quando passò nelle mani della regione Umbria, nuova proprietaria, venne avviata la ristrutturazione del teatro, che ebbe luogo dal 1992 al 1995, secondo il progetto dell’architetto Giuliano Carrozza.

Il Teatro Giuseppe Mengoni venne inaugurato per la seconda volta nel novembre del 1996 e venne riaffidato al Comune di Magione. Tuttora vengono messi in scena spettacoli teatrali e di danza con artisti professionisti a livello nazionale e locale. Si esibiscono come protagonisti anche teatranti amatoriali.

Se siete indecisi su cosa fare a Magione, potrete recarvi presso la Biblioteca Comunale dedicata alla poetessa Vittoria Aganoor Pompilj e fare un tuffo nella letteratura. Assaporando i numerosi volumi di pregevole valore di cui si compone il Fondo Aganoor-Pompilj. O partecipare ad appuntamenti culturali che vengono spesso organizzati nella stessa sede.

Se invece vi entusiasma lo sport potrete visitare una struttura che è stata un’istituzione dell’ambito delle gare sportive. L’Autodromo di Magione. Nella località di Bacanella. La struttura, inaugurata nel 1973, è un impianto molto apprezzato sia dai piloti che dal pubblico. Qui è nata la prima Scuola Italiana per Piloti. Grazie a un gruppo di giovani con una forte passione per i motori che si unirono nella Scuderia Carpine. Sulla pista dell’Autodromo di Magione potrete sentirvi dei veri protagonisti, come i giovani piloti che vi hanno corso in passato e che hanno vissuto una carriera degna di nota anche nelle più importanti piste automobilistiche della Formula Uno. Come Enzo Coloni e altri campioni del motociclismo e dell’automobilismo amati in tutto il mondo del calibro di Valentino Rossi, Max Biaggi, Jacques Villeneuve, Riccardo Patrese, Alessandro Nannini, Elio De Angelis, Felipe Massa e altri.

Gli amanti dello sport apprezzeranno anche altre attività che è possibile praticare a Magione; grazie alla vicinanza del Lago Trasimeno, sarà infatti entusiasmante vivere delle giornate adrenaliniche. Grazie ai windsurf, ai kitesurf e a bordo di canoe e kayak. Oppure potrete organizzare delle emozionanti gite in barca a vela. Sarà possibile anche praticare il birdwatching presso un’interessante oasi naturalistica e scoprire le numerose specie che popolano questa vivace area che si affaccia sul Lago Trasimeno.

Se siete ancora indecisi su cosa fare a Magione, potrete scegliere di provare delle rilassanti passeggiate a cavallo. O delle fantastiche avventure a bordo dei quad alla scoperta di luoghi dalla bellezza unica. Oppure vivere la natura più incontaminata attraverso i percorsi di trekking tra i boschi o le gite in mountain bike. L’incantevole borgo di Magione vi aspetta!

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