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Castiglione del Lago

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Castiglione del Lago

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Tour a bordo di un van Volkswagen vintage in Umbria

Un fantastico tour di 3 ore a bordo di un caratteristico van Volkswagen vintage per scoprire l’Umbria

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TOUR GUIDATO PRIVATO
Tour enogastronomico alla scoperta dei vini del Trasimeno

Il tour enogastronomico per scoprire i vini dei colli del Lago Trasimeno.

105€ A persona
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PASSEGGIATA DIDATTICA
Birdwatching in Umbria, sulle sponde del Trasimeno

Scopri il birdwatching in Umbria visitando un oasi naturalistica sul lago Trasimeno.

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Escursione SUP sul Lago Trasimeno

Escursione SUP sul Lago Trasimeno: la possibilità di osservare il Trasimeno da un’altra prospettiva. L’escursione in Stand Up Paddling.

130€ A persona
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Kitesurf sul Lago Trasimeno. Mini corso

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AVVENTURA
SUP sul Lago Trasimeno. Escursione breve.

Un’escursione in SUP sul Lago Trasimeno, per una prospettiva unica!

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TREKKING CON GUIDA PRIVATA
Trekking a Scoppio, la Ghost Town dell’Umbria

Trekking di una bellezza unica, alla scoperta del misterioso borgo fantasma di Scoppio.

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TREKKING CON GUIDA PRIVATA
Trekking con guida privata: i segreti del Monte Bitorno

Trekking con guida privata: dolci colli fra Perugia e il Lago Trasimeno

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TREKKING CON GUIDA PRIVATA
Trekking Monte Malbe: una meraviglia naturale

Trekking Monte Malbe, un’escursione che attraversa i suoi splendidi boschi.

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TREKKING CON GUIDA PRIVATA
The Hannibal walk – Trekking sul lago Trasimeno

Trekking sulle colline del lago Trasimeno sulle tracce di Annibale, nei luoghi della mitica battaglia tra romani e cartaginesi.

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TREKKING CON GUIDA PRIVATA
Trekking Santa Giuliana: tra borghi, abbazie ed eremi

Trekking Santa Giuliana: l’escursione mistica, tra i boschi magici alla scoperta di stupendi borghi, antiche abbazie ed accoglienti eremi.

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TREKKING CON GUIDA PRIVATA
Trekking Monte Penna: le meraviglie dell’Umbria

Trekking Monte Penna: su per i monti che incorniciano il Trasimeno, a basse quote ma con vista mozzafiato verso  l’infinito

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Scopri Castiglione del Lago, la perla sul Trasimeno 

Scopri Castiglione del Lago, il borgo, i suoi colori e le isole del Trasimeno. 

Su un promontorio che si affaccia sul Lago Trasimeno, sorge un luogo incantevole e intriso di storia in cui il tempo sembra essersi fermato. Il meraviglioso borgo di Castiglione del Lago. Questa località di più di quindicimila abitanti si trova nella provincia di Perugia ed è annoverata tra i Borghi più belli d’Italia per le sue preziose caratteristiche. Il suo territorio, che anticamente era considerato la quarta isola del lago Trasimeno poiché al tempo il livello delle acque era nettamente più alto, comprende anche la splendida Isola Polvese, la più grande delle isole del bacino lacustre del Trasimeno.

La posizione centrale e favorevole di Castiglione del Lago, ha fatto sì che nel corso dei secoli il suo territorio fosse spesso conteso. Se lo disputarono in prima battuta le popolazioni etrusche e romane e, in seguito, le città toscane e Perugia. Per questo motivo fu al centro di diversi conflitti e numerosi furono gli edifici e le fortificazioni che nel tempo andarono distrutti. Nel corso dei secoli la città visse sotto differenti domini. Fu dapprima un territorio governato da Federico II, sotto il quale mantenne una discreta stabilità, poi un feudo della famiglia Baglioni. Ma anche un possedimento dello Stato della Chiesa e un marchesato della famiglia della Corgna.

Oggi è un borgo ricco di storia, che regala dei panorami mozzafiato su tutta l’area del Lago Trasimeno.

Castiglione del Lago ogni anno abbraccia la primavera. Ed è orgogliosa di celebrarla con una tradizionale festa che si svolge da più di 50 anni, la Festa del Tulipano e di Primavera. La sua origine risale esattamente al 1956. Quando alcune famiglie olandesi di coltivatori di tulipani si stanziarono nel territorio. Acquistarono degli appezzamenti di terra per la coltivazione e per la successiva vendita di quei fiori che tuttora sono uno dei più importanti simboli dei Paesi Bassi. Molti dei tulipani non riuscivano però a raggiungere una lunghezza dello stelo sufficiente per essere venduti. E così i coltivatori iniziarono ad abbellire la città con i meravigliosi e colorati tulipani dallo stelo corto.

Una consuetudine che è stata mantenuta nel tempo e che è giunta fino ai giorni nostri. Ogni anno da allora, alla fine di aprile, il paese si tinge di colori e sprigiona per alcuni giorni avvolgenti profumi floreali. I balconi e le finestre delle abitazioni si riempiono di meravigliosi fiori, così come le vetrine dei negozi, le strade, i viottoli e le piazze. Questa manifestazione è oggi tra le più importanti di Castiglione del Lago. Rievoca il passato grazie al corteo storico accompagnato da sbandieratori, musici e tamburi. I castiglionesi percorrono le vie del borgo uniti, indossando meravigliosi abiti d’epoca che catturano lo sguardo dei visitatori e li affascinano. Sono tanti i volti, i cuori e le espressioni fiere delle persone che ogni anno partecipano alla manifestazione. Tengono vivo il passato, la tradizione e la storia del borgo. Come un vero tesoro da custodire nei secoli.

Durante l’evento sfilano anche degli splendidi carri allegorici completamente adornati da tulipani. Realizzati ogni anno a tema, sono fiancheggiati durante la parata da bande musicali cittadine. Non mancano, inoltre, gli accampamenti storici con intrattenimento per i bambini. Mentre i magionesi sfilano con le vesti di grandi personalità del passato, come il marchese Ascanio Della Corgna. Vengono riaperte le tipiche taverne del passato, che propongono deliziosi piatti da gustare e da accompagnare con un buon bicchiere di vino locale. Non manca l’intrattenimento musicale e ludico. Tra giochi e spettacoli in costume d’epoca, concerti ed esibizioni di danza, performance di artisti di strada e l’immancabile Mercatino di Primavera con la Fiera Hobbystica, troverete di sicuro qualcosa da fare.

La manifestazione prevede anche il Concorso Balconi, Piazzette e Vetrine Fiorite. Gli abitanti di Castiglione si sfidano per creare le composizioni di fiori più belle nei balconi delle loro case, nelle piazze e nelle vetrine delle loro attività.

Ogni anno, tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio, da ben 28 edizioni, i cieli di Castiglione del Lago regalano uno spettacolo unico. Sono tantissimi gli aquiloni colorati che fluttuano nell’aria, spinti dal vento e guidati dalle esperte mani di precisi aquilonisti durante la manifestazione Coloriamo i Cieli. Sono sempre tantissimi i partecipanti, che arrivano non solo da differenti zone d’Italia, ma anche da tutta l’Europa. Si tratta infatti di una manifestazione che ha acquisito una notevole rilevanza a livello internazionale. A cui è stato anche assegnato il riconoscimento di “Patrimonio d’Italia per la Tradizione” dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Un appuntamento che porta grande allegria, sia agli adulti che ai bambini, perché gli aquiloni sono da sempre un simbolo di libertà.

Durante l’evento, che si svolge presso l’aeroporto Eleuteri, si svolgono numerose attività. A cominciare dai voli liberi di aquiloni, poi raduni di aquiloni da trazione, diversi laboratori didattici per i bambini, laboratori di costruzione degli aquiloni, concerti, convegni e persino voli in mongolfiera! Si tiene anche la rassegna “Voliamo con i libri”, appuntamento quotidiano dedicato alla lettura di libri e a numerose mostre sul volo. Arricchiranno l’evento le visite guidate alla scoperta del territorio e delle sue meraviglie: la pedalata ecologica, le escursioni a cavallo e in mountain bike, i prelibati prodotti tipici locali e gli spettacoli di artisti di strada che si esibiranno e coinvolgeranno i visitatori in divertenti giochi.

Grazie ai suoi ampi spazi, l’aeroporto Eleuteri ospita anche il Meeting di Primavera. Una manifestazione internazionale per professionisti e per appassionati di aviazione da diporto e sportiva. Una vera e propria Festa per i Piloti! Durante l’evento, che si ripete anch’esso con cadenza annuale tra il mese di aprile e di maggio, sarà emozionante ammirare le esibizioni acrobatiche dei partecipanti e volare sarà possibile anche per chi non lo ha mai fatto prima!

Nel mese di marzo, Castiglione del Lago propone anche una manifestazione sportiva ormai particolarmente nota agli atleti e al pubblico sportivo, Strasimeno. Un’ultramaratona di 58 chilometri giunta ormai alla sua diciottesima edizione. Grazie ai suoi traguardi intermedi, la distanza del circuito può anche non essere percorsa per intero, rendendola anche una maratona o una mezza maratona. Chi volesse intraprendere un tour più rilassante, potrà partecipare ad una passeggiata non competitiva, la Strasimeno Family, un percorso adatto anche alle famiglie. La manifestazione sarà dedicata anche ai più giovani proponendo la Strasimeno Young, che prevede percorsi di gara per le vie del centro storico di Castiglione del Lago creati per i giovani.

Tra gli eventi estivi che interessano Castiglione del Lago e altri comuni dell’area del Lago Trasimeno, vi è Trasimeno Blues Festival. Una rassegna musicale in cui tantissimi artisti si esibiscono sia sulle note del blues sia sperimentando generi differenti. I concerti si tengono annualmente nelle piazze e le voci e le musiche dei loro protagonisti allietano abitanti e visitatori.

La stagione estiva, solitamente dal mese di giugno fino alla fine di agosto, propone al pubblico anche una rassegna cinematografica tra le più longeve in Italia, Roccacinema. Una manifestazione che prevede delle proiezioni all’aperto e che si svolge presso i suggestivi spazi esterni della Rocca Medievale.

Nella Rocca Medievale si svolgono anche gli spettacoli del Festival Internazionale del Folklore. Un vero e proprio scambio di cultura e di tradizioni tra popoli provenienti da tutto il mondo.

La fine di agosto porta invece con sé un appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica classica, il Festival di Musica Classica. Si tiene nella suggestiva location del Palazzo della Corgna. Ogni anno ospita eccellenti musicisti e orchestre che omaggiano i grandi artisti del passato che hanno scritto la storia della musica.

Porto di Castiglione Del Lago ospita invece la Sagra del Pesce, consueto appuntamento che si svolge nelle prime settimane di agosto. Qui gli stand enogastronomici realizzano ottime specialità a base di pesce del lago Trasimeno, il vero protagonista dei menu proposti durante la sagra.

Tra le specialità gastronomiche tipiche di Castiglione del Lago ricordiamo il brustico cotto alla brace e il tegamaccio, una squisita zuppa preparata con pesci di lago. Ma anche la regina in porchetta, ovvero una grande carpa condita con aglio, pepe, sale e finocchio e cotta al forno. O ancora la pasta con il sugo di pesce. Tutti piatti tipici e gustosi da mangiare accompagnati dagli ottimi vini di produzione locale.

Scopri con noi cosa vedere a Castiglione del Lago.

Se volete visitare il cuore di Castiglione del Lago e passeggiare in luoghi che un tempo ospitarono personalità importanti del calibro di Niccolò Machiavelli, non potete perdere il Palazzo Ducale della Corgna. Solo una delle residenze della famiglia omonima. Nel raffinato edificio cinquecentesco potrete ammirare delle splendide sale affrescate da artisti come Niccolò Circignani, noto come il Pomarancio, o da Salvio Savini, suo brillante allievo. Gli affreschi raffigurano le gesta eroiche del marchese Ascanio della Corgna e della sua famiglia. Eventi realmente accaduti nella storia misti ad episodi mitologici. Da una delle Sale del palazzo, la Sala di Cesare, vi sarà inoltre possibile percorrere un camminamento coperto, che vi porterà direttamente a un altro importante sito di Castiglione del Lago, la Fortezza Medievale, nota anche come Rocca del Leone.

Per la sua posizione strategica, le sue torri circolari e per la robustezza che la caratterizzava, è stata considerata una tra le roccaforti europee cinquecentesche più difficili da espugnare. Tuttora è ammirabile la sua maestosa bellezza. Meriterà una vostra visita anche l’Abbazia di San Cristoforo, conosciuta anche come Badia San Cristoforo. Una chiesa benedettina edificata intorno all’anno mille, passata successivamente sotto l’Ordine dei Cavalieri di Malta e costruita in parte sui resti di un antico tempio. La zona collinare su cui sorge la chiesa vi permetterà anche di ammirare un panorama mozzafiato sul Lago Trasimeno. Nel centro storico potrete visitare anche la barocca Chiesa di San Domenico di Guzman, la Chiesa di Santa Maria Maddalena e il Parco Regionale del Lago Trasimeno.

Sull’Isola Polvese potrete invece visitare la bellissima Rocca dell’Isola Polvese, i resti dell’Abbazia di San Secondo, la Chiesa di San Giuliano e la Chiesa di Santa Maria della Cerqua.

L’Abbazia di San Cristoforo, nota anche come Badia San Cristoforo, è una chiesa benedettina risalente all’anno mille. Sorge su un territorio che anticamente era di circa 100 ettari, ma non è possibile determinare con precisione il suo anno di costruzione. Il primo documento che ne attesta l’esistenza, tuttavia, risale al 997. Inoltre, una parte della sua struttura muraria è realizzata in pietra concia, riconducibile proprio a quel periodo.

L’imperatore Ottone III donò a Ugo di Toscana, un marchese che fondò l’Abbazia di San Gennaro di Campoleone, il territorio di Castiglione del Lago. Gli imperatori che regnarono all’epoca in quelle località, tra cui anche Federico I detto Barbarossa, rinnovarono la donazione del territorio su cui sorgeva la chiesa. I monaci benedettini bonificarono i terreni circostanti e avviarono le attività di coltivazione. E fu attorno alla Villa di San Cristoforo ovvero al villaggio, che si sviluppò la vita civile e religiosa. Successivamente, nel 1260, la chiesa passò sotto l’Ordine dei Cavalieri di Malta, come testimoniato da un documento del Pontefice Alessandro IV. Sono stati rinvenuti anche due stemmi marchiati a fuoco su delle tavole di legno di quercia che costituiscono uno strettoio. Entrambi ritraggono il simbolo dell’Ordine dei Cavalieri.

Nel 1694 il Cavaliere Vagnucci  chiuse la Chiesa di San Cristoforo e impedì il culto. Egli avrebbe voluto che un curato di sua fiducia, don Luca de Fundactis, celebrasse le funzioni religiose. Doveva farlo al posto del sacerdote eletto dal vescovo Muti, don Francesco Caroccio. La chiusura durò poco tanto che la chiesa riaprì lo stesso anno.

Il suo aspetto attuale, sia esternamente che internamente, non corrisponde a quello originario. La chiesa venne infatti in parte abbattuta e in seguito ricostruita nel 1858, per ragioni pressoché ignote.

Le dimensioni della chiesa attuale sono praticamente corrispondenti a quelle dell’antica abbazia. Questo fatto esclude l’ipotesi che la demolirono per costruire una nuova struttura di dimensioni più grandi. In principio presentava tre absidi, come visibile da una pianta rinvenuta in un documento del 1696. Ma le sacrificarono durante il restauro per la costruzione di un’unica abside. Le volte sostituirono le capriate presenti in origine. Nel 1733, la descrissero come una chiesa con cinque altari e con un ampio numero di arredi sacri. Questa circostanza evidenzia come i lavori stravolsero la struttura originaria.

Osservando l’edificio dall’esterno, i resti dell’antica chiesa sono visibili a sinistra dell’abside, su entrambi i lati della sacrestia. Questa parte venne realizzata con i resti di un tempio, di cui è stata ritrovata una decorazione di un fregio raffigurante dei racemi. Nella parte sinistra della canonica vi sono invece i resti di un antico torchio e di una piccola porta ad arco. La costruzione del campanile risale agli anni 1901 – 1902, avvenne per opera di Giuseppe Capecchi e di Oreste Ceccarelli.

All’interno, la chiesa si presenta con una pianta rettangolare con un’unica navata. Dietro l’altare è visibile l’abside semicircolare che ha sostituito la conformazione architettonica originaria.

Il Presbiterio risulta posizionato su un gradino ed è in travertino.

È presente una targa in marmo in cui sono presenti le date “1944-1948”. Deposta in memoria del periodo in cui la chiesa subì numerosi danni strutturali e la perdita di alcune tele durante della Seconda guerra mondiale.

L’Abbazia di San Cristoforo è situata in una zona collinare da cui è possibile ammirare un bel panorama su Castiglione del Lago e sul Trasimeno.

La Fortezza Medievale, chiamata anche Rocca del Leone, è insieme al Palazzo Ducale della Corgna uno dei monumenti più importanti di Castiglione del Lago. Si tratta di una cinta muraria che per secoli è stata il punto strategico più importante della zona. Da essa era possibile controllare il territorio circostante del Trasimeno e del Chiugi, e contrastare gli attacchi dei nemici.

Fu Federico II di Svevia, nel 1247, a volere la costruzione della Rocca del Leone. Secondo gli studi sugli antichi resti delle mura, si suppone che anticamente in quel luogo sorgesse un’acropoli etrusca. Fu Frate Elia da Cortona, importante architetto e personalità di spicco dell’epoca, che decise di raderla al suolo e ricostruirla.

La Fortezza ha la forma di un pentagono irregolare. È formata da cinque torri, di cui una triangolare, e il mastio, che si slancia per 39 metri. Sono presenti anche due torri circolari. Furono costruite nel XV e nel XVI secolo. Sostituirono quelle originarie per avere una resistenza maggiore contro gli attacchi nemici sferrati con l’utilizzo dei cannoni. Le mura presentano delle merlature di tipo guelfo. Venne successivamente realizzato un altro tratto di mura, che si estendeva dal Palazzo e arrivava nei pressi del Mastio. Era possibile accedere a quest’ultimo tramite delle scale in legno. In normali circostanze queste poggiavano su dei pianerottoli, ma durante gli attacchi i castellani le ritiravano all’interno.

Questo secondo tratto murario venne eretto per rafforzare ulteriormente la difesa della struttura e del borgo. Ma ne sono giunti fino ai giorni nostri solo pochi resti.

Grazie alla sua struttura e ai numerosi interventi, la rocca rappresentava una tra le fortezze europee cinquecentesche più difficili da conquistare. Si inseriva nel sistema difensivo centrale che, cominciando dalla Puglia, attraversava l’intera penisola italiana. L’interno della fortezza custodisce i ruderi di una piccola chiesa triabsidata presumibilmente paleocristiana, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, di epoca bizantina. La chiesa divenne in seguito la cappella della fortezza.

È possibile accedere alla Rocca Medievale soltanto attraverso il Palazzo della famiglia della Corgna. Percorrendo un camminamento, voluto dai marchesi per agevolare gli spostamenti in caso di attacco. I marchesi fecero anche coprire il passaggio e lo dotarono di feritoie difensive all’inizio del 1600.

Non si sa con certezza perché la fortezza abbia preso il nome di Rocca del Leone. È possibile che il suo nome originario, Castello del Leone, sia divenuto in seguito quello del borgo, Castillonem. Per divenire, infine, Castiglione (del Lago).

Agli inizi del 1500 la fortezza fu di proprietà della famiglia Baglioni, che la ampliarono. In seguito fu della famiglia Della Corgna, periodo durante il quale la località divenne un marchesato. Nel 1554 Ascanio I commissionò la realizzazione di meravigliosi giardini all’italiana all’interno delle mura. Giardini lodati anche dal poeta Cesare Caporali nella sua opera Gli orti di Mecenate. All’interno della fortezza, Ascanio I fece realizzare anche il Palazzo Ducale.

A seguito della morte dell’ultimo membro dei della Corgna, Fulvio II, deceduto nel 1647, l’amministrò la Camera Apostolica. Dal 1860, tuttavia, è un bene comunale.

Attualmente la fortezza medievale di Castiglione del Lago è quasi interamente visitabile ed è anche un anfiteatro.

Se siete in cerca dei luoghi caratteristici di Castiglione del Lago, il Palazzo Ducale della Corgna è sicuramente il monumento più importante da visitare.

Fu Ascanio di Castiglione nel 1563, dopo aver ricevuto il titolo nobiliare di marchese, a volere la costruzione dell’edificio. Il palazzo sorge su di uno precedente degli inizi del 1500 appartenuto alla famiglia Baglioni.

Inizialmente la famiglia della Corgna concepiva la struttura come una residenza secondaria, una piccola reggia adatta a occasioni di svago. Ma a seguito di particolari vicende storiche che hanno portato alla perdita di alcuni territori, il palazzo divenne la residenza principale della famiglia. In merito alla paternità del progetto vi sono testimonianze contrastanti. Alcune fonti attribuiscono al Vignola il merito della realizzazione del palazzo, mentre secondo altre sarebbe riconducibile all’Alessi. Non è da escludere una possibile collaborazione tra i due.

L’edificio presenta una pianta a forma di “L” rovesciata. Erano presenti un’ala sud, che fu l’abitazione dei vari marchesi che si sono succeduti nella famiglia e un’ala ovest, che era una zona riservata al cardinale Fulvio, fratello di Ascanio. Il Palazzo è sviluppato su quattro piani; al livello più basso vi erano le cantine e le scuderie, nel seminterrato la cucina e i depositi alimentari. Mentre al primo e al secondo piano erano presenti rispettivamente alcune sale di rappresentanza e le camere da letto.

Tra il 1574 e il 1590 Niccolò Circignani, noto come il Pomarancio, e i suoi pittori affrescarono otto sale del palazzo. I dipinti conferiscono una ricca vivacità di colori agli ambienti, affrescati con le imprese eroiche di Ascanio, con delle scene mitologiche e degli episodi storici.

La visita al museo comincia nella sala d’ingresso, detta Sala di Paride; alzando lo sguardo verso la volta è infatti possibile ammirare il Giudizio di Paride, e all’interno degli ottagoni altre figure mitologiche. Sono visibili anche il matrimonio tra Diomede della Corgna e Porzia Colonna e alcuni stemmi. La sala successiva esalta le gesta di Ascanio, il coraggioso capostipite della dinastia dei della Corgna; le sue imprese militari e politiche sono raffigurate su sedici finti arazzi esposti lungo le pareti della sala a lui intitolata. Un’altra sala rappresenta invece il mito di Fetonte, il figlio di Apollo. A causa della sua inesperienza il giovane perse il controllo del carro del Sole di suo padre, provocando molti disastri; dovette intervenire Giove per fermarlo, fulminandolo. Gli affreschi raffigurano anche le fasi del giorno, ovvero l’Alba, il Mezzogiorno, il Tramonto e la Notte, nonché le quattro stagioni.

Nella Sala dell’Eneide troviamo rappresentato un altro mito, quello di Enea. Assieme ad immagini sul buon operato del marchese Diomede, figlio adottivo e nipote di Ascanio. In questa sala Niccolò Circignani collaborò con Giovanni Antonio Pandolfi. Nella Sala degli dei l’immagine più importante raffigura Giove, che è circondato dagli dell’Olimpo e dai segni zodiacali. La Sala della battaglia del Trasimeno era l’antica stanza di Ascanio II. In essa sono raffigurate alcune scene della guerra avvenuta a Tuoro nel 217 a.C. tra le truppe di Annibale e l’esercito romano; questa battaglia costò la vita a circa 15.000 uomini romani.

Nell’antica camera di Laura della Corgna, sorella di Ascanio, viene raffigurato il mito di Proserpina; nella Sala di Plutone e Proserpina viene reso un omaggio a Laura attraverso l’immagine della dea della fertilità Cerere, come ringraziamento per aver dato alla luce Diomede. L’erede della dinastia della famiglia della Corgna. Nella Sala di Cesare possiamo ammirare una rappresentazione della vita gloriosa del condottiero e anche il suo tragico epilogo. Questi affreschi vennero realizzati tra il 1589 e il 1590 da Savini.

È possibile ammirare altri interessanti affreschi in tre ulteriori spazi del Palazzo che un tempo ospitavano eventi; si tratta della Sala del Mondo alla Rovescia, della Sala delle Arti e della Sala della Metamorfosi che insieme costituiscono l’attuale sede della Biblioteca Comunale.

Dalla Sala di Cesare è possibile percorrere un camminamento coperto, voluto dalla famiglia della Corgna, che giunge fino alla Fortezza Medievale.

Il Palazzo Ducale della Corgna è celebre anche per aver accolto personalità di spicco come Niccolò Machiavelli e Leonardo da Vinci. Sotto Diomede I, la dimora ospitò altri artisti e letterati. Tra cui Cesare Caporali, scrittore, poeta e letterato dell’epoca, che trascorse molto tempo presso la famiglia della Corgna; nella sua opera Gli orti di Mecenate, ha esaltato la bellezza della residenza e dei suoi ampi spazi verdi, i meravigliosi giardini.

Il Palazzo Ducale della Corgna rientra tra i beni del Comune dal 1870 e, recentemente, ne sono stati restaurati sia gli interni che gli esterni.

Scopri con noi cosa fare a Castiglione del Lago. 

Castiglione del Lago non è di certo un luogo in cui potersi annoiare grazie all’eterogeneità del suo territorio. Qui potrete infatti andare alla scoperta dei suoi angoli di natura più incontaminati e rilassarvi all’aria aperta, in mezzo al verde. Facendo delle gite a cavallo, delle escursioni di trekking, in sella a una bicicletta o a una mountain bike seguendo dei percorsi di diversa difficoltà. Potrete dilettarvi con delle partite a beach volley o nei campi da tennis o, se preferite, potrete fare un po’ di equitazione.  O, ancora, del motocross o il tiro a volo.

Se invece vi entusiasmano maggiormente gli sport acquatici e vorrete ammirare da vicino la bellezza del Lago Trasimeno, potrete partecipare a delle piacevoli escursioni in barca a vela, in battello e in gommone, che potrete vivere da soli o insieme alla vostra famiglia e i vostri amici. Oppure apprezzare delle esperienze adrenaliniche ed emozionanti planando sull’acqua e trainati da un kitesurf, a bordo di un kayak, oppure sperimentare il windsurf o praticare il nuoto e il canottaggio.

Aggiunto ai preferiti con successo.

Per creare il tuo itinerario avremmo bisogno di qualche informazione in più: indica dunque le date che preferisci, quanti siete e dai un valore ai tuoi interessi, così potremo iniziare a comporre la tua timeline insieme.