Situato nei pressi di Todi, il Castello di Campi oggi non più visitabile perché di proprietà privata, sede dell’azienda agricola Mazzocchi Alemanni Magdalena e Maurizio.
Il complesso doveva essere la dimora signorile del feudatario appartenente alla famiglia dei Leoni, come testimoniato dallo stemma che campeggia sul portone d’ingresso. Il nome deriverebbe forse da Campoleone poi modificato in Campi di Leone.
Nel 1512, in prossimità del Castello di Campi, sull’asse Pontecuti-Casemasce, venne ritrovato il famosissimo Nicchio di Todi, un’edicola marmorea sicuramente proveniente da un antico tempio di epoca romana dismesso, oggi conservato ai Musei Vaticani.
Nel 1565 passò per la regione Cipriano Piccolpasso, provveditore della Rocca di Perugia che era stato incaricato di rilevare tutte le città, rocche e castelli presenti nella provincia.
All’interno della struttura si trova la piccola chiesetta dedicata a Santa Lucia affiancata da un campanile con arco a sesto acuto.
Solo in epoca moderna il possedimento del castello passò dai Leoni, vecchi proprietari, agli attuali Alemanni Mazzocchi.