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Mangiare a Spoleto

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Attività preferite

Scopri cosa mangiare a Spoleto e i prodotti tipici locali.

Olio e vino

Situata nella zona meridionale dell’Umbria, in un territorio prevalentemente montuoso e collinare solcato dalle acque del fiume Clitunno, Spoleto vanta una ottima produzione di vini ma, soprattutto, di olio extra vergine di oliva. I terreni asciutti, sassosi ed in gran parte calcarei, il clima mite e le alture che arrivano fino a 400 metri sul livello del mare hanno costituito, fin dai tempi degli Etruschi, gli ingredienti fondamentali di un microclima che consente di ottenere prodotti vinicoli e oleari di altissima qualità. Alla maestria della tradizione si sono aggiunti col tempo l’esperienza e la tecnologia moderna, creando un connubio vincente che ha permesso di annoverare le produzioni umbre tra gli alimenti di maggior pregio a livello non solo regionale e nazionale ma, addirittura, a livello mondiale. Il pregiato olio extravergine d’oliva ottenuto dai secolari ulivi del circondario si è guadagnato, per le sue caratteristiche uniche, il marchio DOP (Denominazioni di Origine Protetta) dall’Unione europea. Più precisamente, la sua produzione rientra nella sottozona denominata UMBRIA DOP dei Colli Assisi Spoleto caratterizzata da una miscela di varietà scelte con cura: Moraiolo 60% minimo, Leccino e/o Frantoio 30% massimo, altre varietà massimo 30%. L’estrazione dell’olio extra vergine d’oliva è un’attività cardine dell’economia locale, artigiani esperti, eredi di una tradizione che si tramanda da generazioni garantiscono l’eccellenza dei prodotti presso aziende locali come Pietro Coricelli (dal 1939) o i Frantoi Feliziani (dal 1762). La produzione vinicola di Spoleto vanta il marchio di denominazione Colli Martani DOC, le cui produzioni spaziano dal bianco al rosso, fino anche a varianti di spumante e passiti, grazie alle caratteristiche pedo-climatiche del territorio che consentono di conservare ottimali livelli di acidità del suolo. Una menzione particolare va allo Spoleto DOC, prodotto su un territorio prevalentemente pianeggiante di oltre 23 mila ettari occupati dai vigneti del Trebbiano Spoletino dal quale si ottengono ben cinque varietà di ottimo vino. Le cantine storiche che conservano l’arte della produzione antica sono Spoleto Ducale, Casale Triocco, Collecapretta e Colle Uncinano.

Gastronomia

Spoleto stupirà anche i buongustai. Le specialità locali, infatti, spaziano dai primi piatti a base di pasta fatta a mano ai secondi dal sapore intenso di selvaggina, la cui carne profuma degli aromi dei boschi circostanti. Senza dimenticare i dolci della tradizione, corposi e tutt’altro che dietetici ma dal gusto intenso e deciso che vi farà leccare i baffi. A far da protagonista, neanche a dirlo dal momento che ci troviamo in Umbria, è sempre lui: il tartufo nero. Dovrete allora assaggiare gli spaghetti e la frittata, entrambi al tartufo nero, dal gusto inconfondibile. La frittata, nella sua semplicità vi stupirà per la sofficità e per l’insolito colore scuro. La maestria dei cuochi sta nel riuscire a cuocere a puntino le uova senza bruciare i preziosi tartufi che in esse sono immersi. Prima di passare ai secondi piatti ricordate ancora una specialità locale: gli Stringozzi o strengozze alla spoletina, una semplicissima pasta realizzata con acqua e farina, tagliata a strisce sottili ed immersa pochissimi minuti nell’acqua bollente così da rimanere al dente. Si condisce poi con un sugo all’aglio, olio e peperoncino dal gusto intenso. A questo punto sarete pronti a passare ai piatti forti a base di carne e selvaggina: la coratella di agnello, insaporita con sale, pepe, vino bianco e rosmarino metterà a dura prova la vostra scelta se dovrete barattarla con le braciole di “castrato” a scottadito, cotte alla griglia e spalmate con uno strato di salsa composta da lardo macinato e grasso di prosciutto, aromatizzati con rosmarino, aglio, salvia, sedano, cipolla e maggiorana. Olfatto e papille gustative si perderanno nella miriade di gusti e profumi. Senza dimenticare il “pillotto”, una particolare tecnica di cottura che consiste nello sciogliere sulle carni un bel pezzo di grasso arrotolato ad imbuto e involto in uno spesso foglio di carta di paglia. La carta viene incendiata a metà cottura facendo scendere la pioggia di grasso sulle carni allo spiedo. Non fa differenza che si tratti di capretti, agnelli, polli, piccioni, quaglie o tordi, potrete stare certi dell’ottimo risultato!

Infine, concludiamo il pasto con le dolci specialità da mangiare a Spoleto: la crescionda è un dolce soffice e gustoso a base di uova, insaporite da un miscuglio di sapori sapientemente amalgamati tra loro, dal latte agli amaretti, fino al cioccolato fondente grattugiato, cannella, un cucchiaio di mistrà e la scorza di un limone. Non è da meno neanche l’attorta, altro dolce tradizionale, dalla tipica forma a spirale, costituito da un morbido impasto a base di uova, zucchero e liquore (alchermes o rum), a cui si aggiungono mele, cioccolato fondente grattugiato, noci e uvetta. Spennellato con olio dopo la cottura e guarnito con lo zucchero. Una festa per il palato!

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