L’edificio civile del Palazzo Comunale di Spoleto si affaccia sull’omonima Piazza (del Comune), di fronte al Palazzo arcivescovile. Il nucleo originale del fabbricato risale al XIII secolo ma se le sue attuali sono frutto di rifacimenti ed ampliamenti successivi al Settecento, il suo unico elemento duecentesco originale è l’alta torre.
Un terremoto molto violento del 1703 danneggiò gravemente la struttura che venne restaurata e rinnovata nelle forme con la decorazione di entrambe le facciate: quella settentrionale, realizzata tra 1784 e 1786 dall’architetto Pietro Ferrari, e quella meridionale, che si affaccia su Piazza del Comune, realizzata dall’architetto spoletino Francesco Angelo Amadio, detto “Lo Scheggino”, a partire dal 1782.
A quest’ultima facciata venne accorpato, in età moderna, l’adiacente Palazzo Brancaleoni e, dal 1913, venne impreziosita dalle decorazioni degli artisti locali Giuseppe Moscatelli e Benigno Peruzzi. A Questi ultimi si deve anche la realizzazione di numerosissimi elementi decorativi pittorici e scultorei delle sale interne al palazzo comunale: la Sala dei Duchi con i ritratti dei più importanti duchi longobardi di Spoleto sul soffitto, la Sala Caput Umbriae in cui sono rappresentati tutti i cittadini più illustri nella storia della città e, infine, la Cappella di San Ponziano.
Gli ambienti interni dell’edificio ospitano, inoltre, importanti opere d’arte che vennero trasferite dall’ex Pinacoteca Comunale come una grande tela del Guercino e due affreschi rinascimentali dello “Spagna” (il pittore Giovanni di Pietro). Il palazzo è oggi sede dell’attuale Pinacoteca Comunale.