La piccola ma graziosa Chiesa di Sant’Ansano sorge a poca distanza dall’Arco di Druso e dall’area archeologica cittadina. L’edificio così come noi lo vediamo oggi è frutto dell’intervento operato dal milanese Antonio Dotti nel Settecento.
La chiesa presenta una pregevole facciata decorata da quattro grandi semicolonne, due per lato. Si accede all’interno tramite una piccola porta centrale, sormontata da una semplice finestra rettangolare che illumina l’edificio.
All’interno la chiesa è ad un’unica navata e conserva pregevoli opere d’arte tra cui un bellissimo affresco della Madonna col Bambino e due Santi, realizzato da Giovanni di Pietro, meglio noto come “Lo Spagna”, ed una tela raffigurante il Martirio di Sant’Ansano realizzata dal pittore seicentesco Archita Ricci da Urbino.
Da una stretta scala si accede alla sottostante Cripta di Sant’Isacco, un monaco siriano arrivato a Spoleto nel VI secolo, pioniere della vita eremitica presso il Monte Luco. La Cripta è divisa in tre navatelle separate tra loro da piccole colonne di riutilizzo con capitelli altomedievali databili all’VIII-IX secolo, e voltata a botte. Sono custoditi numerosi affreschi del XI-XII secolo. Gli scavi archeologici hanno testimoniato che la chiesetta dovette essere costruita in età paleocristiana presso un preesistente tempio romano. In seguito, col passare dei secoli e a causa dell’innalzamento del manto stradale, fu necessario costruire la nuova chiesa al di sopra di quella precedente che ne divenne la Cripta.