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Palazzo Antinori Gallenga Stuart

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Palazzo Antinori Gallenga Stuart, più comunemente conosciuto come Palazzo Gallenga, è oggi sede della prestigiosa Università degli Stranieri di Perugia.

Da qualsiasi punto della città si provenga, Palazzo Gallenga genera una sensazione di piacevole stupore alla sua vista. Con la sua architettura tardo barocca acquisisce uno stile elegante, slanciato e brillante, da non sembrare mai banale alla vista. La facciata principale è rivolta su piazza Grimana e si presenta su tre livelli, tutti finemente e attentamente ornati. Il materiale utilizzato è il laterizio, l’avancorpo centrale è stato costruito con travertino, adoperato anche per decorare la parte superiore delle cornici delle finestre. Al centro si nota un magnifico portale, ai cui lati si ergono quattro colonne doriche a sorreggere anche un balcone che vi si adagia all’altezza del livello superiore.

Fu costruito su commissione di Giuseppe Antinori nel 1737, su progetto dell’architetto Francesco Bianchi. L’opera venne completata dal figlio di Giuseppe, Girolamo, che chiamò l’architetto Pietro Carattoli.

La famiglia Antinori abitò il Palazzo fino al 1855, per poi venderlo a Pietro Martinori, che a sua volta lo vendette a Romeo Gallenga. Quest’ultimo lo acquistò per andarci ad abitare con la futura moglie, Mary Stuart Montgomery. Ogni proprietario ne personalizzò le decorazioni interne, senza stravolgere quelle già esistenti. Durante il periodo di proprietà di Martinori, che lo comprò solamente per ragioni speculative, venne commissionata a Domenico Bruschi nel 1862 una decorazione a celebrare l’Unità d’Italia in un ambiente del mezzanino, rappresentante anche lo scudo dei Savoia e lo statuto Albertino. Successivamente sotto i Gallenga fu affidata all’artista perugino Matteo Tassi la decorazione pittorica della sala da Ballo, che dipinse ispirandosi alla sala delle udienze del Nobile Collegio del Cambio. Oggi questa sala si chiama “Sala Goldoniana” in onore del commediografo il cui padre era medico della famiglia Antinori. Pare, infatti, che da ragazzo egli frequentasse molto questi ambienti in cui, occasionalmente, si esibì recitando.

Gli interni di Palazzo Antinori Gallenga Stuart sono in generale finemente decorati. Al primo piano una serie di busti di divinità e dettagli di rocaille, mentre al secondo piano c’è una serie di decorazioni affrescate e varie tele datate 1792, rappresentanti paesaggi e ruderi. Le decorazioni delle sale, curate da Petro Carattoli, si sviluppano a temi partendo dal Tempo, con il vecchio Saturno e la clessidra, per poi proseguire con le Quattro Stagioni, fino all’ultima sala dove viene rappresentato lo stemma della famiglia Antinori.

Di più recente origine, ma di grande valore, è la realizzazione di un dipinto murale da parte di Gerardo Dottori, uno dei più importanti esponenti dell’Aereopittura futurista, che venne chiamata La luce dell’antica Madre, raffigurante Enea che da un’imbarcazione guarda il Colosseo mentre dei lavoratori sono impegnati nella costruzione di un’opera in muratura.

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