La bellissima Torre del Moro svetta con fierezza al crocevia di tre delle strade più importanti della città, tra Corso Cavour, Via della Costituente e Via del Duomo, quasi a sottolineare il cuore della città e a fare da spartiacque tra i quattro quartieri che la compongono. Anticamente nota come Torre del Papa, pare che la torre fosse stata concessa al Comune di Orvieto, insieme all’annesso stabile del Palazzo dei Sette, dal pontefice Leone X, nel 1515.
Sull’etimologia del nome sono state avanzate diverse ipotesi: secondo alcuni deriverebbe dall’insegna del moro o saracino che veniva affissa alla torre in occasione delle giostre medievali, secondo altri sarebbe da attribuire a Raffaele di Sante, detto “il Moro” che vi abitò nel XVI secolo.
La torre si erge per un’altezza di circa 50 metri sulla città, è visitabile e si può arrivare fino alla terrazza sulla sommità, da cui si gode una vista mozzafiato a 360 gradi sull’intera città di Orvieto e sul territorio circostante.
Annesso alla torre del Moro e direttamente connesso ad essa, si trova il Palazzo dei Sette. Anticamente appartenuto ai Conti Della Terza, passò in seguito sotto il dominio Papale e fu sede del Governatore durante il periodo Comunale. Secondo la tradizione pare che il palazzo avesse ospitato per un certo periodo anche Antonio da Sangallo. Il nome deriva dalla funzione importantissima che l’edificio rivestì alla fine del Duecento, quando venne scelto come sede della magistratura dei sette consoli rappresentanti delle Arti e dei Mestieri della città di Orvieto.
L’edificio fu oggetto di rimaneggiamenti e modifiche nel Cinquecento ed in epoca moderna, quando nel 1996 venne trasformato in un’elegante sala espositiva per mostre ed eventi.