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Palazzo dei Consoli e museo Civico

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In posizione sopraelevata rispetto alla Piazza Grande sulle quale si affaccia, il Palazzo dei Consoli costituisce una delle realizzazioni urbanistiche meglio riuscite nel medioevo ed il simbolo della città di Gubbio.

La costruzione dell’edificio venne deliberata ufficialmente tra il 1321-22 ma i lavori per la sua realizzazione si attuarono tra il 1332 ed il 1349, su progetto di Andrea di Orvieto (ricordato anche da un’iscrizione sul portale d’ingresso) e grazie all’intervento di Matteo di Giovannello detto Gattapone. Il palazzo dei Consoli, insieme alla Piazza Grande ed al vicino Palazzo del Podestà, rientrava all’interno di un ambizioso progetto urbanistico che doveva testimoniare la potenza e l’autonomia del Libero Comune di Gubbio negli anni della sua grande espansione. A queste finalità si devono la scelta del luogo di costruzione (il Palazzo sorge esattamente nel centro cittadino a contatto con tutti i quartieri a testimoniare la sua posizione di centralità amministrativa per l’intera comunità) e l’imponenza della struttura. All’interno dell’edificio erano presenti dei servizi igienici e delle fontane, alimentati da uno straordinario impianto idraulico interno, testimonianza dell’eccellenza raggiunta dalle maestranze locali.

Esternamente il Palazzo presenta una facciata elegante ma sobria, divisa in tre livelli da lesene orizzontali: al primo si trova il monumentale portale d’ingresso accessibile tramite una scala a ventaglio con finestre bifore su entrambi i lati; al secondo sei eleganti finestre decorate da archi a tutto sesto dentellati; al terzo il coronamento merlato e la terrazza panoramica. Sulla parte superiore del lato sinistro si erge la torre campanaria mentre la parte inferiore poggia su un loggiato che scendeva in via Baldassini. Il famoso “Campanone” di Gubbio risale al XVIII secolo ed ha un peso di circa 20 tonnellate.

All’interno del palazzo, al pian terreno si trova l’immensa Sala dell’Arengo che un tempo ospitava il Consiglio Generale del Popolo e che oggi è sede del Museo Civico cittadino. Una ricchissima raccolta di iscrizioni, sculture e decorazioni che testimoniano la storia di Gubbio e del territorio tra il I secolo a. C. ed il III d. C. Tra tutti i reperti spiccano, sicuramente, le Tavole Eugubine: sette tavole bronzee, scoperte nel XV secolo, su cui si trovano iscrizioni in latino e nell’antica lingua umbra, relative a rituali religiosi e alla vita quotidiana del tempo.

Il complesso museale venne inaugurato nel 1909, e comprende oltre alla raccolta del lapidario, la Pinacoteca al piano superiore, sala anticamente dedicata al lavoro dei Consoli medievali.

Ogni anno, nella prima domenica di maggio e fino al 15 dello stesso mese, i famosi Ceri di Gubbio vengono portati dalla Basilica di Sant’Ubaldo fino alla Sala dell’Arengo in città, dove vengono custoditi fino al giorno della folkloristica corsa.

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