Inaugurato nel 1991, il Museo del Duomo di Città di Castello è stato ampliato e ristrutturato nel 2000. Attualmente si compone di dodici sale distribuite su due piani, in locali attigui alla cattedrale cittadina, in piazza Gabriotti.
La Sala I conserva uno dei più importanti rinvenimenti degli ultimi secoli: il tesoro di Canoscio. Si tratta di una collezione di ben 25 oggetti usati per la liturgia eucaristica, rinvenuti casualmente nel 1935, presso il santuario di Canoscio nei dintorni di Città di Castello, durante l’aratura. La collezione, oltre che per il gran numero di oggetti (calici, pissidi, colatoi, patene, piatti e cucchiai) è importantissima in quanto costituisce un singolare esempio di archeologia sacra databile al V-VI secolo.
La Sala II conserva due capolavori di oreficeria: il Palliotto, in argento sbalzato, che sarebbe stato donato alla città nel 1142 dal papa Celestino II, di famiglia tifernate, per abellire l’altare della Cattedrale ed il Riccio di Pastorale, attribuito all’orafo senese Goro di Gregorio, databile al XIV secolo e realizzato anch’esso in argento sbalzato con figure di santi smaltate e traslucido.
La Sala III ospita una decina di vetrine espositive contenenti oggetti liturgici che raccontano la storia evolutiva della liturgia cristiana dall’VIII al XIX secolo.
Infine nel bellissimo Salone Gotico del museo del Duomo di Città di Castello, è stata allestita una pinacoteca che raccoglie, insieme ad artisti locali come Giovanni Battista e Francesco da Tiferno, due capolavori di pittura italiana: Cristo in Gloria, olio su tavola, realizzato da Rosso Fiorentino tra il 1528-30 e Madonna col Bambino e San Giovannino, tempera su tavola, realizzata dal Pinturicchio alla fine del Quattrocento.
Il secondo piano conserva documenti d’archivio di singolare importanza: una Pergamena dell’imperatore Federico Barbarossa e un Codice Pergamenaceo dell’XI secolo, contenente la Regola di S. Agostino. Chiude l’esposizione la Targa funeraria di Alessandro Vitelli, in piombo, del 1554.
È importante segnalare che, grazie al progetto ECCLESIA CARD, l’acquisto del biglietto per una delle strutture museali, dà diritto di accedere a prezzo ridotto a tutti i musei diocesani dell’Umbria.