La Chiesa di San Francesco a Città di Castello, consacrata nel 1291, è oggi frutto di numerose modifiche successive. Si conserva ancora l’impianto originario gotico, a croce latina ad una sola navata, coronata da un’abside a tre capelle poligone. La decorazione interna invece è stata completamente modificata in forme barocche tra il 1707, 1718 e il 1727. Anche l’ampio portale d’ingresso è un apporto del 1731, quando l’originale gotico venne dismesso per costruire un altare interno alla chiesa.
L’edificio sorge in via Albizzini (a poca distanza dall’omonimo Palazzo Albizzini e dal Palazzo Vitelli a Sant’Egidio) ed ospita al proprio interno, in fondo a sinistra, la bellissima Cappella Vitelli, costruita su disegno del Vasari nel 1563. Dello stesso anno e dello stesso autore, è la grande tavola raffigurante “L’incoronazione della Vergine” che venne commissionata da Gentilina Della Staffa Vitelli, madre di Paolo e Chiappino, sepolti nella cappella insieme a Nicolò Vitelli (il “Padre della Patria”).
Il capolavoro del Vasari è protetto da un maestoso cancello in ferro battuto, realizzato nel 1567 dal maestro tifernate Pietro Ercolani.
Sull’altare dedicato a San Giuseppe, si trova “Lo sposalizio della Vergine” (1504), copia della celebre opera di Raffaello, il cui originale fu conservato a città di Castello fino al suo trasferimento alla Pinacoteca di Brera di Milano nel 1805.
Un’altra importantissima opera che si trovava nella chiesa di San Francesco a Città di Castello, era “L’adorazione dei pastori“, dipinta da Luca Signorelli nel 1496 e oggi esposta alla National Gallery di Londra.