museo della stampa
Situato presso la Piazza della Repubblica, cuore di Foligno, il Palazzo Orfini è collegato tramite un cavalcavia all’adiacente Palazzo del Podestà con il quale costituisce un unico complesso. Realizzato intorno al 1200, venne sicuramente restaurato e modificato dalla famiglia Trinci. L’ampio loggiato che lo caratterizza, infatti, era collegato direttamente al Palazzo Trinci, dimora signorile, tramite un ponte andato perduto alla metà del XVIII secolo.
Significative sono le decorazioni dell’ampio loggiato: esternamente al di sopra delle arcate, sono rappresentate le quattro Virtù cardinali (Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza) che sovrintendono all’esercizio del potere politico, opera attribuita a Giovanni di Corraduccio. Sulla stessa parete, all’interno, sono invece rappresentate, su troni lignei al di sopra delle mura di una città, le tre Virtù Teologali: la Fede è simboleggiata da un uomo che stringe al petto una croce e regge in grembo un calice, la Speranza da una donna in atteggiamento di preghiera e la Carità da una donna che allatta due bambini. Chiude la composizione una quarta figura rappresentante la Concordia, personificata da una donna robusta che fa abbracciare due cittadini. Il resto della decorazione dipinta sarebbe una rappresentazione della mitica fondazione della città di Foligno e dei natali della famiglia Trinci, sempre impegnata a nobilitare la propria origine per fini politico-propagandistici.
Nel 1470, a soli cinque anni dalla diffusione della tipografia in Italia, i fratelli Orfino (Emiliano, Mariotto ed Antonio) incisori e zecchieri pontifici, diedero avvio alla famosissima arte tipografica di Foligno. I fratelli illuminati, dopo aver messo a disposizione la propria dimora, chiamarono e finanziarono tre personaggi di spicco dell’epoca: Johann Numeister e i due tedeschi Craf e Stephan Arndest che diedero vita ad autentici capolavori. Fu proprio qui che l’11 Dicembre 1472, che con una tiratura di 200-300 esemplari, venne data alle stampe per la prima volta il testo della Divina Commedia.
In età moderna, dal 2012, Palazzo Orfini ospita il Museo della Stampa che illustra le tappe della diffusione dell’arte tipografica nella città.