Risale circa all’anno mille la costruzione di quella che all’epoca era la chiesa parrocchiale di Tuori, antico nome di Tuoro, la Chiesa di Sant’Agata. La chiesa venne dedicata alla vergine martirizzata che rifiutò di unirsi in matrimonio con Quinziano. Un perfido governatore siciliano che operò durante l’impero di Decio, che emanò un editto che mirava alla persecuzione dei cristiani.
Quinziano, invaghitosi della giovane Agata, tentò di sedurla e di farle rinnegare la fede cristiana. Ma la vergine lo rifiutò e per questo fu torturata e uccisa nel 251.
La Chiesa di Sant’Agata sorge all’esterno delle mura cittadine perugine, sopra una collina a 2 km dal luogo in cui sorge l’attuale borgo di Tuoro e doveva essere una costruzione a pianta romanica di modeste dimensioni. Come la graziosa Chiesa di San Salvatore edificata nell’Isola Maggiore del Lago Trasimeno. Purtroppo, sono giunti fino ai giorni nostri solo pochi resti dell’edificio. Precisamente alcuni ruderi delle mura perimetrali e parte dell’abside, con alcune decorazioni; possiamo però ancora ammirare una monofora a forma di croce latina che ci testimonia parte dell’aspetto originario di questo luogo di culto.
La chiesa venne probabilmente distrutta intorno alla fine del XIV secolo da un esercito, in seguito a uno dei numerosi conflitti con il comune di Perugia. Come accadde a molte opere architettoniche delle varie località sul lago Trasimeno andate perdute. Sfortunatamente la chiesa non venne ricostruita dagli abitanti, che progressivamente si spostarono più a valle e in cui fondarono il nuovo nucleo urbano; qui edificarono una nuova chiesa, in onore di Santa Maria Maddalena, che sostituì l’antica chiesa dedicata a Sant’Agata.