Scopri cosa vedere a Trevi tra arte e natura.
Mentre percorrerete i vicoli stretti e labirintici di Trevi sarete pervasi dallo spirito del borgo. Un vero e proprio locus amoenus, che vi permetterà di sentirvi nella totale pace dei sensi. Il sole che fa capolino tra i tetti delle case. Le voci e i suoni della quotidianità che si intrecceranno al canto delle rondini in primavera. E poi la straordinaria bellezza del centro storico che cela continue sorprese. Come i palazzi nobiliari rinascimentali Manenti, Urighi o Valenti, accanto a graziose case quattrocentesche e botteghe medievali, come quelle di via Ombrosa.
Vi consigliamo di iniziare il vostro itinerario di visita dalla Porta del Lago, chiamata così poiché un tempo si affacciava su di un piccolo stagno. Da lì, percorrerete all’inverso la strada su cui camminavano i condannati a morte. Dalla piazza, passando davanti alla chiesa di San Giovanni, attraversavano la porta per recarsi al “Montarone delle forche”, dove oggi sorge l’ospedale della città. Proseguendo arriverete in Piazza Mazzini. Punto nevralgico del borgo, dove si svolgono le più importanti manifestazioni, come quelle dell’Ottobre trevano. Qui si ergono la Torre Civica, il Palazzo Comunale e quello del Governatore, già del Podestà.
Arrivati in piazza potrete imboccare una delle diramazioni e scoprire passo dopo passo i monumenti, grandi e piccoli, della città; percorrendo via San Francesco, vi imbatterete nella splendida chiesa due-trecentesca di San Francesco, che custodisce l’organo più antico d’Umbria. Poco distante il convento, oggi sede del Museo della Civiltà dell’Ulivo e di una Pinacoteca che raccoglie opere provenienti dal territorio. Spiccano su tutte quelle dello Spagna e del Pinturicchio.
Uscendo dal convento, fermatevi qualche minuto ad ammirare la meraviglia della valle umbra dal punto di vista panoramico sulle mura cittadine. Di fronte a voi, tra gli alberi, scorgerete anche il convento di San Martino, che merita una visita, magari al tramonto.
Sulla sommità del colle incontrerete la chiesa di Sant’Emiliano (Duomo) e, sulla stessa piazza, Palazzo Lucarini, Centro per l’Arte Contemporanea. Meta da non perdere è Villa Fabri. In particolare la Cappella dei Boemi al piano seminterrato, secondo modello in Italia della scuola di Beuron.
A questo punto, il centro di Trevi non avrà più segreti per voi. Vi consigliamo allora di scendere dal colle e visitare il santuario della Madonna delle Lagrime, scrigno di capolavori di Pietro Perugino e dello Spagna.