Piegaro, nella la frazione di Pietrafitta, ospita uno dei più importanti patrimoni paleontologici di tutta Europa all’interno del Museo Paleontologico “Luigi Boldrini”.
Il museo è stato intitolato a Luigi Boldrini, colui che rinvenne personalmente i reperti nei depositi di lignite. Si impegnò nel custodirli presso strutture di sua proprietà prima della costruzione museo, li catalogò e diede loro “nuova vita”. Infatti li mise a disposizione della comunità scientifica e della popolazione di tutto il mondo. Egli trovò migliaia fossili appartenenti a tantissime specie animali, come pesci, anfibi, uccelli, orsi, rinoceronti ed elefanti, scimmie, tartarughe e diverse specie di cervi, tra cui una sconosciuta e altri; non mancarono i ritrovamenti di semi, foglie e conchiglie.
Questi sono conservati all’interno del museo, che è articolato in tre sezioni principali: la prima sviluppa le spiegazioni dei processi di fossilizzazione e della formazione del principale carbone fossile di Pietrafitta, la lignite; nella seconda sezione, anche grazie all’ausilio di pannelli tematici, sono descritti i resti di vertebrati non mammiferi e mammiferi, che sono sapientemente esposti. Infine, una preziosissima collezione di Mammut, i Mammuthus Meridionalis, vissuti nell’epoca geologica del Pleistocene Inferiore, conclude l’interessante visita al museo. Quest’ultima esposizione è composta da 8 scheletri pressoché completi, che sono stati lasciati nell’esatta posizione in cui erano adagiati al momento del ritrovamento, grazie a delle particolari e innovative tecniche.
Esperti di tutto il mondo hanno dichiarato l’inestimabile valore dei reperti custoditi a Piegaro.
Purtroppo, il Museo Paleontologico di Piegaro risulta attualmente chiuso al pubblico, ma sono in corso le pratiche per la sua riapertura.