La Rocca Perugina è un’imponente fortificazione edificata a seguito dei trascorsi turbolenti tra Perugia e l’antica Castel della Pieve. Quest’ultima infatti, più volte si ribellò all’autorità perugina nel corso dei secoli, la quale cercò in tutti i modi di limitarne l’espansione.
Nel 1326 i dominatori Perugini decisero così di costruire una grande rocca per poter controllare l’intera città e per garantire una sicurezza maggiore al proprio distaccamento. Rappresenta, ad oggi, uno dei monumenti maggiormente apprezzabili della città.
La Rocca presenta una pianta triangolare e venne eretta accanto alla Porta Perugina, in corrispondenza della cinta muraria. Originariamente, un profondo fossato e uno steccato di legno circondavano la rocca, per scoraggiare e limitare gli accessi dall’esterno e per proteggere maggiormente la fortificazione.
All’interno della Rocca erano presenti cinque torri: la Torre del Castellano, una torre ormai andata distrutta, la Torre del Prato, la Torre Maestra, e i resti della Torre del Frontone.
Tutte le torri vennero edificate in modo da permettere la vista sulla città di Perugia, per consentire così di inviare delle segnalazioni visive in caso di pericolo o di difficoltà e di richiedere rinforzi ai perugini.
Nel corso dei secoli la fortezza fu sottoposta a numerose ristrutturazioni e molteplici furono anche i suoi utilizzi. Da struttura difensiva, divenne sede dei Governatori Perpetui di nomina papale, residenza per i nuovi magistrati, mentre le torri divennero delle carceri e abitazioni per i soldati. In seguito all’unificazione dell’Italia, la struttura divenne un Carcere Mandamentale del Circondario di Orvieto.
Ancora oggi è possibile ammirare la solenne imponenza della Rocca Perugina e rivivere le controversie e le vicende del passato della vivace Città della Pieve.