L’affascinante chiesa romanica di Sant’Andrea fu edificata nel 1025, probabilmente da San Romualdo e venne in seguito venduta, assieme all’annesso convento, ai frati minori dal vescovo di Spoleto. La dedica al Beato Andrea Caccioli, seguace spellano di San Francesco, è successiva. L’edificio è stato trasformato da numerosi interventi, fino all’ultimo del XVII secolo.
Si tratta di una chiesa a croce latina con navata unica, incredibilmente suggestiva e scrigno di opere d’arte. È stata restaurata dallo spellano Benvenuto Crispoldi nel 1913. All’interno troviamo la Cappella del Battistero, prima cappella Baglioni, commissionata da Grifonetto Baglioni, che vi è ritratto, nel Quattrocento. Nel transetto destro si presenta una bellissima tavola del Pintoricchio, che fu iniziata dallo stesso nel 1506, ma completata nel 1510 da Eusebio da San Giorgio ed altri. Interessante la lettera di Bernardino di Betto alla base dell’opera, in cui giustifica il suo abbandono del lavoro a causa di impegni incombenti a Siena.
L’altare è un prezioso manufatto scultoreo datato tra il XIII e il XIV secolo, che custodisce, all’interno di un’urna in legno dorato, una reliquia del Beato Andrea Caccioli.
Il convento sorge accanto alla chiesa e vi si entra da un portale a destra della facciata; un corridoio collega la chiesa al chiostro e attorno ad esso si affacciano il refettorio e gli altri ambienti conventuali.