La chiesa di Santa Maria del Mausoleo si trova lungo la strada che da Spello porta a Cannara, a un km circa dalla città; attualmente chiusa, viene aperta solamente per celebrazioni occasionali. La struttura della chiesa ingloba resti di un monumento sepolcrale di epoca romana, scoperto nel 1300 come documentato da Fausto Gentile Donnola, il quale scrive che in origine doveva configurarsi a forma di torrione; il mausoleo fu eretto come sepolcro di qualche console di quella che era la Splendidissima Colonia Julia di Spello e ne permangono resti nella parte posteriore della chiesa.
Questa risale invece al XV secolo e attorno alla sua fondazione circolano alcune leggende. Vista la posizione del mausoleo su un crocevia di strade, i cristiani dei dintorni fecero dipingere nella nicchia maggiore una Madonna col Bambino. Il mausoleo era divenuto in quegli anni luogo di refrigerio e riparo dalle intemperie per gli uomini che stavano a guardia delle vigne, che spesso vi giocavano all’interno; si narra che uno di essi, adirato per aver perso, scagliò un colpo contro l’immagine della Madonna, ritenendola colpevole della sua sfortuna: il volto della Vergine sanguinò e i guardiani morirono tutti miseramente.
Il luogo divenne in breve tempo meta di pellegrinaggi e vi si compì un miracolo nel 1592 quando un povero fanciullo chiese del pane all’immagine della Madonna, e ne ottenne. Così nel 1595 fu edificata la chiesa grazie alle elemosine che ammontavano a 3.000 scudi, cifra incredibile per quei tempi.
L’importanza del santuario crebbe e vi fu anche costruita una casa per cappellani; nel Novecento, però, a seguito della costruzione della chiesa di Limiti, Santa Maria di Mausoleo fu dimenticata e l’annessa casetta venne demolita.
La chiesa è costruita in mattoni e pietra, divisi da lesene nella facciata; ha copertura a capanna e un campanile a vela. L’interno, a pianta rettangolare, si presenta a una navata con sei cappelle sui lati lunghi: la prima a destra è dedicata a San Giorgio e vi rimangono resti di decorazione in stucco. Dietro l’altare maggiore emergono resti di una pavimentazione romana e, in una nicchia, è visibile l’immagine della Madonna a cui la chiesa è dedicata. Da Santa Maria proviene una tela raffigurante la Madonna in trono col Bambino e Santi, risalente al XVI secolo e oggi conservato presso la chiesa parrocchiale di Santa Croce in Limiti.