Al di fuori della città di Foligno, percorrendo la Corta di Colle a circa cento metri dalla statale, si arriva al colle di San Valentino di Civitavecchia su cui si conservano i resti di un’antica chiesa. Pochi folignati conoscono la zona in cui pare che esistesse una civitas con il proprio luogo di culto fin dai primi secoli del cristianesimo. Lo storico Ludovico Iacobilli parla di un borgo fortificato che si sviluppò a partire dal III secolo, in seguito al martirio del vescovo di Terni Valentino, a cui l’edificio venne dedicato. Nel XVI secolo tuttavia, l’intero complesso doveva già essere in stato di abbandono perché le fonti non ne fanno più menzione.
Nel 1530 la nobile famiglia folignate dei Cantagalli ne affidò la custodia ai frati cappuccini i quali abbandonarono la struttura definitivamente nel 1560, trasferendosi nel vicino colle di S. Giuseppe.
Oggi dell’intero monastero non restano che pochi brandelli di mura perimetrali, e i resti di due colonne, mentre numerosi frammenti di iscrizioni romane e medievali rinvenuti sul luogo sono conservati presso la cripta di S. Feliciano.