L’ex chiesa con convento annesso di San Domenico, oggi auditorium della città di Foligno, sorge sull’omonima piazza alla fine dell’attuale via Gramsci, in quella che fu l’antica contrada dei mercanti.
L’edificio viene datato al 1285, secondo l’iscrizione secentesca di un’epigrafe situata sulla facciata della chiesa, tuttavia per il cattivo stato di conservazione, oggi la data non è più chiaramente visibile e fonti storiche sembrerebbero accreditare l’ipotesi che la chiesa potrebbe essere stata realizzata un secolo più tardi, alla fine del XIV.
L’ingresso principale è costituito da un imponente portale ogivale che immette all’interno dell’unica navata con copertura lignea, a capriata, tipica degli Ordini Mendicanti.
La pregevolezza dell’edificio è costituita dalla ricchezza della decorazione pittorica al suo interno: più di una cinquantina di figure, alcune di difficile o impossibile individuazione, animano le pareti laterali dell’intera aula e costituiscono una delle testimonianze più significative della pittura trecentesca e quattrocentesca dell’Italia centrale.
Tra le raffigurazioni più belle si possono citare un “Martirio di S. Sebastiano” ed uno ” Sposalizio mistico di S. Caterina“. Per le caratteristiche stilistiche, gli studiosi hanno creduto di poter riconoscere nel ciclo di affreschi, le mani di numerosi artisti locali quali l’Alunno, Bartolomeo di Tommaso e Giovanni di Corraduccio.
In età moderna, a partire dalla fine del Novecento, la chiesa di San Domenico ha perso la propria funzione religiosa, divenendo proprietà del Comune di Foligno, il quale ha trasformato l’ex convento in un Auditorium. Autore della trasformazione funzionale ed in parte anche strutturale, è stato l’architetto umbro Franco Antonelli, il quale non ha potuto terminare l’opera conclusa, secondo il suo progetto, dallo studio Antonelli e Associati.